Venti le imprese che avranno accesso ai servizi dell’acceleratore, con sede a Matera, promosso dall’azienda Openet Technologies e da Agenzia Spaziale Italiana
Dopo la presentazione avvenuta ad aprile, SPARKme, l’acceleratore per i progetti basati sull’applicazione delle tecnologie satellitari e spaziali, lancia la call per raccogliere le candidature di 20 team che potranno avere accesso agli spazi e ai servizi offerti. SPARKme ha sede a Matera, è promosso dall’azienda Openet Technologies e co-finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), per un budget complessivo di quasi 2 milioni di euro (45% finanziato da ASI e 55% da Openet).
La call, ufficializzata in anteprima nazionale a Roma, negli spazi del Mercato centrale, è aperta a innovatori, aziende già costituite, startup e prevede la compilazione online, sul sito SPARKme, di un form. Oltre ai dati anagrafici, va inserita una breve descrizione del progetto proposto, anche attraverso l’upload di un video-pitch, e selezionata, tra le opzioni disponibili, la finalità: sviluppare ed utilizzare una nuova tecnologia per un nuovo prodotto/servizio o per un nuovo processo produttivo; sviluppare un nuovo prodotto/servizio o processo produttivo attraverso una nuova applicazione di una tecnologia già esistente; riprogettare e/o migliorare un prodotto esistente e/o produrre un prodotto di generazione successiva; riprogettare e adattare un prodotto esistente ad una nuova applicazione; applicare e/o utilizzare una nuova materia prima o fonte di energia.
Presentazione della call SPARKme a Roma
L’acceleratore SPARKme, pur essendo focalizzato sulla space economy, è aperto a tutti i settori che, come sottolineato da Filomena Cuccarese, managing director di Openet, considerano le tecnologie spaziali come key factor per lo sviluppo del progetto da accelerare. “Ci aspettiamo – ha detto la Cuccarese – candidature provenienti dal mondo dell’agricoltura, energia e ambiente, osservazione della terra e, perché no, dall’industria culturale e creativa, anche in vista del 2019, anno in cui Matera sarà Capitale europea della cultura”. “Il ruolo dell’Asi – ha commentato Alberto Tuozzi, responsabile dell’Unità di telecomunicazioni e navigazione dell’Agenzia Spaziale Italiana, durante l’evento di lancio della call – è quello di facilitare l’innovazione, specie quella basata sulle infrastrutture aerospaziali, in grado di generare applicazioni, basate sulla navigazione satellitare, le telecomunicazioni, l’osservazione della terra, che possono integrarsi con l’intelligenza artificiale e l’Internet of things.