DFLabs, un’azienda italiana con sede a Crema, in Lombardia, ha messo a segno un round di finanziamento Serie A da 5,5 milioni di dollari con un fondo di investimento americano, Evolution Equity Partners.
È una giornata importante per la cybersicurezza made in Italy. DFLabs, un’azienda italiana con sede a Crema, in Lombardia, ha messo a segno un round di finanziamento Serie A da 5,5 milioni di dollari con un fondo di investimento americano, Evolution Equity Partners. A dare la notizia è stato il Sole24Ore: è uno dei round più importanti registrati in Europa quest’anno e il primo di questo tipo per un’azienda italiana che opera nel settore della cybersecurity.
DFLabs è tra le dieci società più importanti al mondo in questo mercato. Il settore è la security incident response platform, la protezione dei dati e la risposta automatica alle violazioni, un mercato che può arrivare a valere, da qui al 2020, 170 miliardi di dollari, secondo Markets and Markets. Anche perché, secondo una ricerca del Ponemon Institute, il 70% delle aziende USA non ha ancora un piano di risposta pronto per gli incidenti. Il costo di questa impreparazione è stato di 3,8 miliardi di dollari nel 2015. Il prodotto più importante di DFLabs si chiama IncMan NG ed è una piattaforma di risposta automatizzata agli incidenti e di supporto e orchestrazione per le operazione degli specialisti, che riduce i tempi di reazione agli attacchi fino all’80%.
Fondatore e Ceo di DFLabs è Dario Forte, che al Sole24Ore ha spiegato che l’azienda rimarrà con il quartier generale in Italia, ma aprirà nuove sedi nel Regno Unito, a Londra, e negli Stati Uniti, a New York. L’obiettivo è raddoppiare gli addetti, si passerà da 30 a 60 persone, non solo nelle nuove sedi, ma con assunzioni anche per quella di Crema: «È stato lo stesso fondo a valutare con favore il mantenimento dell’headquarter in Italia dove avvieremo un piano molto aggressivo di assunzione di tecnici» ha spiegato Forte.
L’orizzonte di intervento di DFLabs è di sviluppare nuovi algoritmi proprietari e aumentare la proprio presenza sul mercato, che è stato animato, lo scorso febbraio, da un’importante exit, quella di Resilient Systems, acquisita da IBM. Resilient System, come DFLabs, ha sviluppato una piattaforma di risposta automatica per gli incidenti di sicurezza che, dopo l’acquisizione, è stata implementata nel protocollo di IBM X-Force Incident Response Services. Entrambe si giocheranno la sfida per il settore anche nella nuova frontiera tecnologica per la cybersecurity: l’intelligenza artificiale.