Come saranno le società del futuro? Come produrremo i beni? Come educheremo i nostri figli? Di questo si è parlato alla due giorni organizzata da Singularity University per scoprire come le tecnologie esponenziali cambieranno il modo
Ci sarà un momento nella storia dell’uomo in cui l’Intelligenza artificiale sarà così sviluppata da superare quella umana decretando la fine del nostro genere? Forse. Intanto però l’AI, insieme alle altre tecnologie esponenziali, ha le carte in regola per rivoluzionare (in meglio) il mondo in cui viviamo. Di questo si è parlato nella due giorni meneghina di SingularityU Italy Summit.
L’intelligenza artificiale al centro
Nata a Mountain View nel 2008 per opera di Ray Kurzweil e Peter Diamandis, Singularity University è una comunità globale di formazione e innovazione che riunisce e mette in relazione tra loro influencer e innovatori provenienti da ogni parte del mondo e utilizza le tecnologie esponenziali per consentire a singoli individui e organizzazioni di apprendere, fare rete e innovare. Il nome prende in prestito dalla fisica il termine singolarità, quell’avvenimento, posizionato precisamente nel tempo, in cui accade qualcosa che cambia per sempre il futuro dell’umanità (come il momento in cui saranno le macchine ad essere più intelligenti di noi). Durante l’evento meneghino si è toccato il tema dell’Intelligenza artificiale, ovviamente, che promette di rivoluzionare il modo in cui lavoreremo, eliminando progressivamente molte delle occupazioni tradizionali, come gli autisti dei camion, gli insegnanti o gli impiegati. Generando al contempo la grossa domanda di cosa farà il genere umano visto che le macchine saranno il cuore produttivo delle nostre economie.
Confronto e networking
«SingularityU Italy Summit è uno straordinario contenitore in cui per due giorni si incontranno studiosi, imprenditori, scienziati, influencer, provenienti da ogni parte del Paese per ascoltare, scoprire e confrontarsi», ha dichiarato Diego R. Gil Hermida, managing director di SingularityU Italy Summit. «Con la prima edizione italiana di SingularityU Italy Summit desideriamo promuovere un nuovo modello di innovazione aziendale attraverso progetti impattati, lontani dagli approcci tradizionali, ampiamente sperimentati. Un’opportunità di networking di respiro internazionale, aperta ad aziende, imprenditori, no-profit, a tutti coloro che, attraverso l’applicazione di tecnologie esponenziali, vogliono innovare e diventare in prima persona artefici dei cambiamento».
La tecnologia per la sopravvivenza
Molta attenzione è stata posta sulla tecnologia blockchain, ora al centro della criptovaluta Bitcoin, ma che ha infiniti campi di applicazione, ad esempio sulla tracciabilità dei prodotti alimentari. Ma la tecnologia, secondo Ramez Naam, ex Microsoft e ora saggista affermato, è anche l’unica strada perché l’umanità sopravviva a se stessa. La sfida di produrre cibo per tutti in maniera sostenibile può essere vinta solo attraverso l’innovazione.
Cambiare modello di business
Nella platea moltissimi imprenditori, perché SingularityU Italy Summit è stato anche un momento di riflessione per immaginare come le imprese debbano cambiare per adattarsi alle nuove tecnologie. Perchè produrre oggi come si faceva negli anni Cinquanta non ha senso e o si cambia modello di business o si viene eliminati, come insegnano Uber o Airbnb. John Hagel, scrittore e consulente d’impresa, ha sottolineato come le grandi imprese gerarchiche abbiano gli anni contati e in futuro sarà il singolo lavoratore ad essere imprenditore di sé stesso puntando tutto sulla creatività.
…E modello educativo
E visto che in un futuro dove saranno le macchine a fare la maggior parte dei lavori non avremo più bisogno di lavoratori-automi, anche la scuola va ripensata. Chiara Burberi, ex manager di McKinsey ora attiva nel settore dell’insegnamento, ha infatti spiegato come il modello educativo occidentale non sia più adatto al mondo che viviamo. «Nessun bambino da piccolo sogna di fare l’impiegato timbrando carte tutto il giorno», spiega a StartupItalia! David Orban, presidente di SingularityU Italy Summit, businessman e guru visionario. «I bambini perdono la fantasia e la creatività andando a scuola, ma nel mondo in cui viviamo sono le idee innovative ad essere ricercate dalle aziende. La creatività è ciò su cui dobbiamo puntare».
Gli altri temi del summit
Automazione, robotica, medicina d’avanguardia, biotecnologie, neuroscienze, energie rinnovabili, ma anche benefit corporation, quelle aziende cioè che non mettono al primo posto i dividendi degli azionisti, ma che per statuto ricercano anche ricadute positive per i dipendenti e la società. Tra gli speaker anche Neil Harbisson, il primo cyborg ufficialmente riconosciuto. L’artista inglese per sopperire a un’incapacità congenita di distinguere i colori, ha infatti un’antenna impiantata nella testa che gli permette di “sentire” lo spettro cromatico.
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