Si tratta di un fondo già esistente che il ministero dello Sviluppo Economico ha voluto rimodulare in vista dei progetti di sperimentazione pre-commerciale 5G
Il Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) rende noto che il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) ha distolto 95 milioni di euro da altri progetti destinandoli allo sviluppo del Wi-Fi e le tecnologie emergenti, in particolar modo riguardanti: Intelligenza artificiale, Blockchain e Internet delle cose.
Si tratta in verità di un fondo precedentemente stanziato che il vecchio esecutivo, con delibera n. 105 del 22 dicembre 2017 (Fondo sviluppo e coesione 2014-2020: piano di investimenti per la diffusione della banda ultra larga – delibere n. 65 del 2015, n. 6 del 2016 e n. 71 del 2017. Individuazione misure e modalità attuative per sostenere lo sviluppo di beni e servizi di nuova generazione. Delibera n. 105/2017. 18A04234, GU Serie Generale n.140 del 19-06-2018), aveva così modulato:
a) un importo complessivo fino a 60 milioni per il cofinanziamento di progetti di ricerca, sperimentazione, realizzazione e trasferimento tecnologico aventi ad oggetto l’applicazione della tecnologia 5G a beni e servizi di nuova generazione promossi dalle regioni coinvolte nel progetto di sperimentazione pre-commerciale del 5G posto in essere dal MiSE
b) un importo complessivo fino a 35 milioni destinato al cofinanziamento di progetti promossi dalle altre regioni, altri Dicasteri o Enti pubblici di ricerca, per lo sviluppo dei servizi di nuova generazione.
c) un importo complessivo di 5 milioni destinato allo sviluppo della fase II del progetto wifi.italia.it
La rimodulazione del MISE
“Alla luce della fase ormai avanzata dei progetti di sperimentazione pre-commerciale 5G – si legge invece oggi sul sito del MISE – non ritenendo più attuale l’esigenza di impegnare le risorse assegnate ai progetti di ricerca e sperimentazione, il Ministero dello sviluppo economico ne ha richiesto la rimodulazione, per un totale di 95 milioni di euro fatti salvi eventuali impegni di spesa già perfezionati, a favore di progetti volti a favorire la diffusione dei servizi in Wi-Fi sul resto del territorio nazionale, ad incentivare la ricerca e lo sviluppo nelle tecnologie emergenti (Blockchain, Intelligenza Artificiale, Internet delle cose) e, in generale, a perseguire gli obiettivi del Piano BUL. L’intervento di cui alla lettera c) è già in fase di realizzazione in seguito all’emanazione di un apposito decreto da parte del Ministro Luigi Di Maio, per il tramite di Infratel Italia s.p.a, società interamente partecipata da Invitalia, con riferimento ai comuni interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 e, in via residuale, in tutti gli altri comuni con popolazione inferiore ai 2000 abitanti. Tale linea di intervento sarà ulteriormente rafforzata utilizzando le risorse destinate dalla recente delibera CIPE”.
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Al medesimo piano di intervento erano già stati destinati, sempre dal passato esecutivo, 5 milioni di euro, perciò la somma allocata ora dal MISE su AI, Blockchain e Internet delle cose sarà, complessivamente, pari a 100 milioni.
Carabetta (M5S): “Passo avanti verso il futuro”
“Il nostro Paese fa un altro importante passo verso il futuro”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Attività produttive alla Camera dei deputati, Luca Carabetta. “Vogliamo che l’Italia non solo sia al passo con i tempi, ma diventi una guida per gli altri Paesi europei dal punto di vista dell’innovazione e sia in grado di attrarre le migliori menti a livello globale, così da tornare competitivi”.