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Mariano Spalletti guida in Italia la neo-banca dedicata a PMI e startup: 136 milioni di euro raccolti, crescita esponenziale e focus sulla localizzazione
Poco più di due anni fa, Mariano Spalletti avviava la sua startup JustAvv. Da un anno è Country Manager Italia di Qonto, la neo-banca che offre servizi dedicati a PMI e professionisti. Una ricorrenza che coincide con la chiusura del round di finanziamenti di Serie C valso a Qonto 104 milioni di euro, per un totale di fondi raccolti pari a 136 milioni e nuovi investitori come Tencent e DST Global.
Quali sono le caratteristiche di un bravo startupper?
“Da founder di una piccola startup ho dovuto risolvere diversi problemi che capitano alle realtà che si apprestano ad avviare una propria attività, in particolar modo in Italia, dove tutt’oggi non è semplice dare vita ad un’azienda – racconta Mariano – La troppa burocrazia e una complessa gestione amministrativa contraddistinguono ancora lo scenario imprenditoriale italiano. Ho capito che per riuscire a sopravvivere in questo contesto, complesso ma soprattutto incerto, lo startupper deve essere capace di trovare soluzioni efficaci a problemi inediti e farlo in tempi rapidi: un giorno di una startup equivale a settimane o addirittura mesi rispetto a un’azienda tradizionale. Se dovessi, quindi, sintetizzare le caratteristiche che lo contraddistinguono, direi che, senza dubbio, deve essere molto flessibile, resiliente e capace di strutturare e organizzare bene il team e le idee, basarsi esclusivamente sui dati e, chiaramente, possedere le competenze necessarie”.
Mariano Spalletti
Mariano, ingegnere gestionale, ha fatto esperienza in più realtà, tra le quali anche Decathlon e Flixbus. Poi, il salto in Qonto, dove da poco più di un anno lavora come Country Manager Italia.
Come è entrato in contatto con una realtà come quella della neo-banca?
“Sono venuto a conoscenza di Qonto perché io stesso ho vissuto sulla mia pelle le difficoltà che si incontrano lato B2B in materia finanziaria, sia come startupper che nelle precedenti esperienze da dipendente sempre in trasferta. Come startupper/imprenditore avevo bisogno di un conto aziendale più flessibile, funzionale e rispondente alle mie abitudini di utente digitale – racconta Mariano – I servizi bancari B2B sono infatti ancora molto lontani da quelli destinati al segmento B2C: io, ad esempio, non avevo a disposizione un’app per gestire il conto e l’esperienza di utilizzo da desktop mi sembrava davvero obsoleta. Mi sono inoltre accorto che Qonto risolveva un altro problema che avevo riscontrato in passato come dipendente aziendale: le note spese. Viaggiando continuamente ero obbligato a perdere ogni settimana tanto tempo per compilare le note spese, mentre con Qonto avrei potuto effettuare i pagamenti con una carta aziendale e poi semplicemente fotografare lo scontrino”.
“Credendo molto nella validità del servizio di Qonto, ho deciso di informarmi meglio sulla realtà aziendale e ho potuto scoprire, e apprezzare, una startup in crescita esponenziale composta da un team di talenti provenienti da tutto il mondo che lavorano, ogni giorno, per colmare un vuoto di mercato a cui nessuno si era ancora rivolto con un’offerta dedicata. Per questo motivo ho deciso di sposare la mission di Qonto e di prendere parte a questa avventura”.
Come è stato il 2019 di Qonto? In questo primo anno in Italia gli utenti come hanno accolto il servizio?
“Con un team composto da 200 persone di 28 nazionalità differenti, Qonto si è affermata come la principale neo-banca B2B in Europa, dove conta oggi oltre 65.000 clienti – spiega Mariano – I risultati nel 2019 sono stati molto positivi anche nel nostro Paese: durante la prima settimana dal lancio ufficiale del servizio sono state ben 300 le aziende che hanno richiesto di aprire un conto Qonto. L’Italia è il Paese di punta nel processo di internazionalizzazione di Qonto, avviato nel 2019, sia in quanto è stato il primo ad essere lanciato, sia perché, più di tutti, ha contribuito alla crescita della base clienti del servizio nel corso dell’anno. Solo in Italia, da maggio 2019 Qonto ha gestito transazioni per oltre 142 milioni di Euro.”
Quanto conta nella costruzione dei servizi bancari ascoltare il cliente (o possibile cliente)?
Per migliorare il servizio nel rispondere alle particolari esigenze di un mercato target è indispensabile ascoltare e conoscere profondamente queste necessità. Qonto ha raggiunto il ruolo attuale di neo-banca B2B leader in Europa proprio grazie all’attenzione verso PMI e professionisti, che non sono mai stati tenuti sufficientemente in considerazione dalle banche tradizionali.
Tra i fiori all’occhiello della neo-banca c’è la customer experience. “Il 98% dei nostri clienti si dichiara molto soddisfatto del servizio che offriamo. Il tempo medio di risposta alle richieste si aggira intorno ai 15 minuti – rivela il Country Manager – Mettiamo a disposizione sia servizi di messaggistica ed email, oltre a un numero di telefono, al fine di poter risolvere qualsiasi esigenza in tempi molto rapidi. I nostri clienti sono molto fidelizzati, al punto che alcuni, tra i primi che si sono affidati al nostro servizio, sono addirittura diventati ambassador”.
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Inoltre, Qonto crea numerose occasioni di confronto e coinvolgimento dei clienti, come community breakfast e altri eventi dedicati, somministra questionari e organizza focus group. “È fondamentale per noi essere vicini ai nostri utenti, con i quali stiamo creando una community affinché siano coinvolti direttamente nello sviluppo di Qonto. Per noi, ricevere feedback sui servizi offerti, e consigli e proposte su come migliorarli o introdurne di nuovi, è indispensabile – sostiene il Country Manager – Proprio per questo, i nostri dipartimenti tech e di customer service sono quelli dove viene impiegato più personale”.
Negli ultimi mesi del 2019 avete annunciato le partnership con le italiane LexDo.it e BorsadelCredito.it, che hanno come focus le PMI, quanto sono importanti in questo ambito le collaborazioni con le startup?
“Vogliamo arricchire l’offerta di Qonto con servizi complementari, in modo tale da soddisfare a 360 gradi tutte le esigenze di PMI e professionisti italiani per quanto concerne la gestione dei servizi bancari, finanziari e contabili. Naturalmente, investiamo costantemente nello sviluppo interno del nostro prodotto, ma crediamo fortemente nel valore delle partnership locali, per offrire servizi rilevanti e di qualità in modo rapido, creando valore per clienti e partner.”
Secondo i feedback ricevuti dai clienti di Qonto, oltre al conto corrente e agli strumenti per gestire spese e pagamenti quotidiani, tra i servizi più richiesti dalle PMI italiane ci sono il credito e la creazione di società. “Come già detto, siamo molto attenti all’ascolto di clienti attuali e potenziali, proprio per questo abbiamo dato priorità a queste partnership nel 2019, integrando nella nostra offerta un servizio di credito – tramite la partnership con BorsadelCredito.it – e un servizio di costituzione SRL – tramite la collaborazione con LexDo.it, entrambi online, semplici e veloci come Qonto.”
Avete appena chiuso un round di finanziamenti da 104 milioni di euro: come verranno investiti questi fondi e quali novità possiamo aspettarci in Italia?
L’obiettivo principale di Qonto per il 2020 è di offrire un servizio ancora più in linea con le esigenze dei nostro clienti italiani, puntando ulteriormente sulla localizzazione del servizio. Proprio questa settimana è stata annunciata l’introduzione di un IBAN italiano a cui collegare tutti i propri servizi. Qonto ha anticipato così anche le neo-banche attive in Italia da più tempo, nessuna delle quali offre ancora questa opzione. Nei prossimi mesi è prevista anche l’introduzione del dispositivo POS, che permetterà di accettare i pagamenti effettuati con carta e di una serie di altre funzionalità dedicate all’Italia.
“IBAN italiano e POS sono i due nuovi servizi che sono stati maggiormente richiesti nel corso del 2019 da parte dei nostri clienti e potenziali utenti – afferma Spalletti – La priorità in Italia per il 2020 è quella di garantire un’offerta sempre più localizzata a livello territoriale, resa possibile anche grazie a questo ultimo round di finanziamenti che ci permette di poter contare su maggiori risorse da dedicare a questo scopo. Anche il team dedicato all’Italia, attualmente composto da 15 persone, continuerà a crescere nei prossimi mesi”.