La scaleup di Antonio Tomarchio investe in Italia. Grazie al round di maggio da 27 milioni allargherà il team della sua sede in Italia
Un polo d’eccellenza per la data-science a Milano: questo l’obiettivo di Cuebiq, una scaleup con un cuore italiano ma con la testa negli Stati Uniti, che ha deciso di investire parte del suo robusto round-B da 27 milioni nel nostro Paese. Il suo team di oltre 70 professionisti con base in Lombardia si arricchirà di altri 50 colleghi nel corso del 2019.
Il round di maggio
La notizia del nuovo finanziamento per Cuebiq è arrivata a maggio scorso: 27 milioni di dollari raccolti grazie alla fiducia incassata da Goldman Sachs Principal Strategic Investments (PSI), Nasdaq Ventures, DRW Venture Capital e Tribeca Venture Partners. Merito della crescita fatta segnare nel corso del 2018, già arrivata a +320% anno su anno per le revenue e con un aumento del 240% del portafoglio clienti.
Ottime notizie per l’azienda fondata da da Antonio Tomarchio, Walter Ferrara, Filippo Privitera e William Nespoli nel 2015, che fino a oggi ha raccolto oltre 33 milioni in solo due round di finanziamento. Fondi investiti in ricerca e sviluppo, con una importante presenza a Milano: è qui che c’è il cuore dell’innovazione di Cuebiq, che lavora sulla business intelligence per migliorare le performance dei punti vendita fisici garantendo anonimato e sicurezza per i consumatori.
Un 2019 in crescita
“Cuebiq e i suoi prodotti sono nati in Italia, da founder italiani e grazie al lavoro di un team di sviluppo italiano. Se gli Stati Uniti ci hanno offerto una grande opportunità di mercato, l’Italia ci ha offerto e continua a offrire capitale umano e tecnico di grande qualità, a cui non vogliamo rinunciare”: così Walter Ferrara, co-founder e country manager per l’Italia di Cuebiq, che chiarisce anche qual è il programma per i prossimi 12 mesi. Ovvero costruire un dipartimento R&D di qualità e competitivo a livello planetario, un vero “polo di eccellenza e d’avanguardia in ambito Big Data” oltre che “punto di riferimento per i professionisti dei dati in Italia”.
Come detto saranno 50 le assunzioni previste nel corso del 2019, che si uniranno al team composto già da data scientist, analisti e sviluppatori. “Il gruppo milanese di Cuebiq è eterogeneo: abbiamo diversi PhD, 5 nazionalità diverse e tanti cervelli di ritorno. Il processo di selezione è piuttosto esigente sia dal punto di vista tecnico che del fit culturale: siamo un team aperto, appassionato e collaborativo e ci teniamo a mantenere un alto standard qualitativo sotto ogni aspetto” racconta Valentina Cabianca, HR Director per l’Italia.
Lavorare a Cuebiq dunque è una sfida, ma offre anche opportunità piuttosto rare in un’azienda italiana. Come i ritiri aziendali per il team bulding, che portano tutti i dipendenti in località in giro per il mondo (il prossimo è previsto per dicembre), o lo stretto rapporto tra le sedi di Milano e New York: “Un modello organizzativo così distribuito è una sfida, ma anche una grande opportunità per i nostri talenti – conclude Cabianca – In Cuebiq i viaggi tra Milano e New York sono regolari, e questo permette a chi lavora da noi di costruire una carriera internazionale pur mantenendo la propria base in Italia”.