Nel crowdfunding guida la Francia con 661 milioni di Euro, seguita da Germania e Olanda, rispettivamente con 595 e 279 milioni di Euro seguite proprio dal nostro paese con quasi 241 milioni di euro.
Forse non tutti sanno che l’Italia è il quarto paese in Europa per investimenti in crowdfunding. Guida la Francia con 661 milioni di Euro, seguita da Germania e Olanda, rispettivamente con 595 e 279 milioni di Euro seguite proprio dal nostro paese con quasi 241 milioni di euro (ultimo dato 2017 del p2pmarketdata.com). Non sarebbe male senza notare però che UK da sola rappresenta 7,67 miliardi di euro di raccolta, più del doppio di tutta Europa sommata insieme.
Secondo i dati delll’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano il tasso di successo delle campagne di crowdfunding nel nostro paese è passato dal 40% da quando sono iniziate le registrazioni al 71% nel 2019 con un tasso medio di circa il 60% che diventa considerando solo il real estate crowdfudning addirittura del 100%. Nonostante il lieve calo registrato nel 2017 dovuto, ancora una volta, al numero complessivo di campagne (80); il settore equity-based, nell’ultimo periodo, ha iniziato a segnare un tasso di successo superiore all’80%. Solo nel 2019 sono state registrate in Italia 170 campagne di equity crowdfunding che hanno raccolto circa 65 milioni di Euro con un tasso di successo del 75%.
Come funziona il crowdfunding
L’equity-based crowdfunding è un classico finanziamento da parte di soggetti che investono il loro denaro nel capitale proprio di una società, ovvero acquistano parte delle sue azioni o delle sue quote.
Ci sono, però, due differenze sostanziali. La prima è che il meccanismo è estremamente più semplice rispetto ai mercati regolamentati e non regolamentati delle borse valori. In secondo luogo, la procedura ha dei costi che sono molto più contenuti. Infatti, in genere, i gestori delle piattaforme chiedono una percentuale (4-7%) sul capitale raccolto.
In Italia è stato un boom di piattaforme (oltre 50) nonostante una regolamentazione molto stringente da parte di Consob (lo stesso organismo che regolamenta Borsa Italiana) ma che ha portato a concentrare la grande maggioranza delle campagne in poche piattaforme.
“In uno scenario di rendimenti a zero i risparmiatori privati sono sempre più propensi a investire in economia reale. Questa è un’opportunità per tutte le aziende sane che oggi in Mamacrowd trovano un nuovo canale per finanziare i loro progetti di crescita, collocando strumenti di equity o di debito sul mercato dei capitali. L’ammontare dei capitali privati che possono confluire verso le PMI italiane potrebbero aumentare in misura ancora più significativa con un intervento normativo che consenta la creazione di un mercato secondario, eliminando i costi di transazione sul trasferimento di quote societarie” Dario Giudici, Co-Founder e CEO Mamacrowd
Mamacrowd, fondata da Dario Giudici e Cristiano Esclapon è il leader di mercato con 60.000 iscritti, di cui 10.000 investitori tra cui a loro volta il 30% ha fatto più investimento e il 10% ha fatto fino a 10 investimenti) per un ticket medio di 3.200 Euro. Nel 2019 Mamacrowd ha concluso 29 campagne raccogliendo circa 14 milioni di Euro.
La segue a stretto giro Back2Work, piattaforma fondata e guidata da Alberto Bassi e controllata da Banca IntesaSanpaolo che ha raccolto quasi 8 Milioni di Euro per 27 campagne con un ticket medio di 5.000 Euro e con una crescita straordinaria del 283% nella raccolta del 350% come numero di campagne chiuse con successo, seguita da Crowdfundme che però, nonostante sia quotata a sua volta in borsa, non rende pubblici questo tipo di dati.
“Il numero di iscritti ed investitori non lo rendiamo pubblico. Noi come btw di fatto nel crowdfunding siamo entrati nel 2018 dopo l’acquisizione di equinvest, posso dirti che rispetto al 2018 abbiamo fatto +283% di raccolta nel 2019 e +350% per quanto riguarda il numero di campagne chiuse. Di fatto per noi il 2019 è stato il primo vero anno nel mercato del crowdfunding.” Alberto Bassi, CEO Back2Work, gruppo IntesaSanPaolo
A Roma si è svolto il primo evento interamente dedicato all’equity crowfunding: un’occasione unica di formazione e networking per aziende che hanno voglia di scoprire le modalità di accesso a questa democratica e rivoluzionaria forma di finanziamento in capitale di rischio. “L’Equity Crowdfunding in Italia è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, arrivando a raccogliere oltre 65 milioni di euro nel 2019 con 170 campagne censite e un tasso di successo che tocca il 75% nei primi 6 mesi. Questa crescita, favorita anche dall’adeguamento delle normative in materia, testimonia un ampliamento del pubblico interessato a queste nuove e straordinarie opportunità di investimento e di crescita. Proprio per questo, Scai Comunicazione, in collaborazione con Mamacrowd, la prima piattaforma Italiana di Equity Crowdfunding per capitale raccolto, 29 Milioni, e numero di campagne di successo, 66, autorizzata dalla Consob per la raccolta di capitali online, ha deciso di organizzare, proprio a Roma, un evento tutto dedicato al tema.” è il commento di Michele Franzese, curatore dell’evento