Programmare significa parlare un linguaggio, con delle strutture difinite. I frameworks sono librerie di codice a disposizione di tutti, e spesso sono open
Per imparare a programmare ci vogliono passione e dedizione. Vedere per la prima volta il text editor aperto di qualche amico developer, con centinaia di linee di codice, può in effetti spaventare.
Cosa vuol dire diventare programmatori
Eppure diventare dei programmatori non è quello che si crede a prima vista. Non consiste nell’imparare a scrivere tutto quel codice, proprio come imparare a scrivere in inglese non significa affrontare la stesura di un libro. Significa capire le regole del linguaggio, i suoi molteplici significati e le sue sfumature. Significa sapere come sfruttarne le potenzialità. Saperlo padroneggiare per poi successivamente, nel caso, scrivere il proprio romanzo.
A differenza dei linguaggi “umani” però, quelli processati dai computer hanno una serie di formule, di linee di codice, che si ripetono continuamente in tutte le applicazioni sviluppate. La base di impostazione di una mobile app, o di un sito web, sono spesso pressoché identiche in tutta una serie di proprietà, rendendo potenzialmente molto ripetitivo il compito di chi ne sviluppa continuamente da una parte, e molto complesso per chi lo affronta per la prima volta.
Vere librerie di codice
Questo problema di inefficienza ha quindi spinto ad facilitare l’uso dei linguaggi attraverso la creazione dei frameworks.
Se avete sentito parlare di Ruby, Python, JavaScript, PHP, ecc., sicuramente avete anche sentito di Rails, Django, jQuery, Laravel e tanti altri. Questi ultimi non sono linguaggi di programmazione diversi, né sono evoluzioni dei primi.
Sono appunto frameworks, ovvero librerie di codice (open, accessibili gratuitamente da tutti), già pronte per essere sfruttate. E sono state sviluppate per ogni linguaggio.
In un semplice esempio tratto dal corso free “Cos’è la programmazione” Daniele, uno dei founder di Lacerba.io, spiega tale concetto portandovi nell’ufficio (immaginario) del nostro team e ponendovi davanti a una scelta: se il vostro obiettivo è solo quello di lavorare, costruireste da zero una scrivania personalizzandola completamente, o fareste un salto all’Ikea?
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