Allo studio del Governo anche la riduzione delle bollette tramite un netto taglio delle accise
Dovrebbe essere aumentato di almeno un miliardo il fondo di garanzia per PMI e startup con l’intervento che il Governo intende predisporre all’interno delle misure per aiutare l’economia a seguito dell’emergenza Coronavirus che ha colpito duramente il Paese, fino a bloccarlo.
© Palazzo Chigi
Cosa contiene la bozza del Decreto “anti Coronavirus”
È quanto si legge nella bozza del decreto “anti Coronavirus” in studio proprio in queste ore. Per quanto riguarda le altre misure, 3,8 miliardi di euro andranno a favore della liquidità di famiglie e imprese attraverso il sistema bancario, da 1,35 a 2 miliardi dovrebbero essere allocati per la garanzia statale sulla moratoria dei prestiti e dei mutui e 850 milioni di euro per l’incentivo alla cessione degli Npl tramite la conversione delle attività fiscali differite (Dta).
Verso il taglio delle bollette?
C’è poi la possibilità che si vada verso una riduzione delle utenze domestiche, destinate a impennarsi dato che il decreto per evitare il contagio da Coronavirus impone alla popolazione di restare reclusa nelle proprie case. Una riduzione delle bollette per tutto il 2020, da attuare attraverso un intervento sugli oneri di sistema, sarebbe al vaglio del Governo e potrebbe confluire con una norma da inserire nel nuovo decreto anti-Coronavirus.
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Il titolo della norma compare peraltro anche in una nuova bozza del testo lasciata trapelare che contiene i cardini dell’intervento: dai fondi per gli ammortizzatori sociali alla sospensione delle ritenute per i settori più colpiti, a partire da turismo e spettacolo. Aiuti sono inoltre attesi dall’Unione europea che proprio in queste ore sta valutando di sospendere il Patto di bilancio per permettere ai Paesi che affrontano l’emergenza sanitaria di investire tutto il denaro occorrente.
L’incontro con le parti sociali
In mattinata a Palazzo Chigi si è invece tenuta la videoconferenza del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con i rappresentanti delle associazioni industriali e dei sindacati per discutere dei protocolli di sicurezza da attuare nelle fabbriche a tutela della salute dei lavoratori. Insieme al presidente Conte, sono collegati anche i ministri Gualtieri (Economia), Patuanelli (Sviluppo economico), Catalfo (Lavoro e politiche sociali) e Speranza (Salute).