Il Covid-19 infesta l’Occidente. L’Europa registra oltre 100mila casi. L’ONU: “Fermatelo prima che arrivi nei Paesi più poveri del mondo o saranno milioni di morti”
Il mondo si sta dirigendo probabilmente verso una recessione globale di dimensioni storiche. È questo l’allarme lanciato alcuni istanti fa dall’ONU, in merito agli effetti e alle conseguenze della pandemia di Coronavirus, che sembra avere appena iniziato a infestare l’Occidente. Proprio oggi nel Vecchio continente è stata superata la quota dei 100mila casi.
© António Guterres – Twitter
L’allarme ONU: ci aspetta una recessione record
“Siamo di fronte a una crisi sanitaria globale diversa da qualsiasi altra nella storia di 75 anni delle Nazioni Unite, che sta infettando anche l’economia globale”, ha detto il segretario generale dell’ONU, António Guterres, parlando in videoconferenza ai giornalisti del Palazzo di Vetro. “Una recessione globale – ha poi aggiunto – forse di dimensioni record, è quasi una certezza”.
© Fitch – Twitter
Il numero 1 dell’ONU ha poi focalizzato la propria attenzione su quella parte del mondo più debole e dunque esposta al rischio pandemia: “Se lasciamo che il virus si diffonda come un incendio, specialmente nelle regioni più vulnerabili del mondo, ucciderà milioni di persone”.
Previsioni fosche anche da Fitch
In giornata erano arrivate anche le previsioni nere, nerissime, dell’agenzia di rating statunitense Fitch. Nel suo Global Economic Outlook di marzo afferma che: “Il livello del Pil mondiale sta calando. Siamo in territorio di una recessione globale“. L’agenzia ha tagliato all’1,3% le prospettive di incremento del prodotto interno lordo mondiale nel 2020. Le stime di crescita del Pil globale per il 2020 sono così passate dal +2,5% previsto a dicembre, contro il +2,7% del 2019. Per gli economisti un incremento del Pil globale al di sotto del 3% segnala una contrazione globale.
WATCH LIVE: @antonioguterres takes questions on the #COVID19 pandemic and stresses the importance of global solidarity in response to #coronavirus crisis. https://t.co/So8QVjnBy3
— United Nations (@UN) March 19, 2020
Quanto all’Italia, epicentro della pandemia, rischia di essere epicentro anche della ventura crisi economica. Fitch prevede un calo dal Pil italiano del 2% nel 2020 a causa dell’impatto dell’epidemia di Coronavirus. In precedenza, l’agenzia stimava una crescita dello 0,4%. Ci sposteremo insomma da una crescita assai debole, prossima allo zero, al territorio ampiamente negativo. Saremo il Paese con le ripercussioni peggiori. Per fare un parallelo, la Spagna, in cui il virus infuria ormai con uguale virulenza, è data in flessione dell’1%.
La Borsa almeno oggi tira un sospiro di sollievo
Chiude invece in territorio positivo la Borsa italiana, almeno per oggi, rinfrancata dal nuovo programma di Quantitative easing da 750 miliardi di euro annunciato nella notte dalla BCE e anche dal fatto che da ieri per i successivi tre mesi Consob abbia vietato la vendita allo scoperto dei titoli.
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Milano ha terminato le contrattazioni in rialzo del 2,29%, mentre lo spread è tornato sotto i livelli di guardia in area 200 punti con rendimento all’1,7 per cento. In una sola seduta un deprezzamento di circa il 30% rispetto al picco di 24 ore fa. Positivi anche gli altri mercati occidentali (l’Asia aveva chiuso in rosso): Londra sale dell’1,99%, Parigi del 2,68% e Francoforte del 2,03 per cento. Migliora Wall Street dopo l’apertura fortemente negativa: alle 19 è a 1,23%.