“Gli eurobond non serviranno per far pagare ai tedeschi anche un solo euro dei debiti italiani”
Continua, in vista dell’Eurogruppo del 7 aprile, il pressing politico italiano sulla Germania, il principale ostacolo tra Roma e l’ottenimento degli Eurobond o comunque di misure equivalenti utili a ripartire tra i 27 Paesi dell’Unione il costo della ricostruzione post pandemia. In serata il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è intervenuto alla televisione tedesca ARD e non ha mancato di evidenziare le differenze di vedute con la cancelliera Angela Merkel.
? La mia intervista alla tv tedesca “ARD” ?
Pubblicato da Giuseppe Conte su Martedì 31 marzo 2020
Cosa ha detto Conte
Non è ovviamente mancata la domanda sul tema economico e, in particolare, sulle richieste che l’Italia ha avanzato a Bruxelles. In merito, al conduttore che gli faceva notare come il presidente della Banca centrale tedesca reputi lo strumento del covidbond alla stregua di dare la propria carta di credito a un’altra persona e perdere il controllo delle spese, Conte ha detto: “L’Europa compete con la Cina, con gli USA. Gli States hanno stanziato 2.000 miliardi per reagire prontamente da questa emergenza. In Europa – si è domandato retoricamente il premier – cosa vogliamo fare, andare ciascuno Stato per conto proprio? Se la reazione non sarà coesa, vigorosa e coordinata, l’Europa diverrà sempre meno competitiva”.
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Quindi ha avvisato: “Gli eurobond non serviranno per far pagare ai tedeschi anche un solo euro dei debiti italiani. Permetterà di avere una reazione comune per avere condizioni di mercato più vantaggiose in modo che tutti se ne avvantaggino”. Sul MES proposto da Angela Merkel: “Rispetto le opinioni della Cancelliera, ma qui non parliamo di uno shock asimmetrico come ai tempi di Atene. Quegli strumenti sono stati pensati in altri tempi, con regole vecchie, ormai superate”. Dunque ha sottolineato: “L’Italia ha sempre pagato i propri debiti. Ha avuto tensioni finanziarie, ma dal 2011 ha sempre avuto un avanzo primario positivo con un Pil superiore dell’1,5”.
Il premier italiano Giuseppe Conte e la cancelliera tedesca Angela Merkel
© Palazzo Chigi
E sul suo rapporto con Merkel: “All’ultimo vertice abbiamo espresso due visioni diverse con la nostra discussione. Ma qui non si scrive una pagina di un manuale di economia, ma di storia. Siamo chiamati ad affrontare una sfida epocale a rispondere a un impatto devastante. L’Europa deve dimostrare di essere all’altezza”.