Il Time ha “eletto” 10 millennials a testimonial del cambiamento, c’è anche uno speleologo italiano di 31 anni. Qui anche altri 3 talenti più apprezzati all’estero: il sindaco che conquista Fortune, il 27enne che piace a Forbes e Ratti, che va a Bilderberg
Da Padova alla copertina di Time. È il percorso dello speleologo italiano Francesco Sauro che è stato scelto dalla rivista americana come uno dei 10 giovani (millennials) in grado di cambiare il mondo. Suo il merito di aver dedicato gran parte della sua esperienza da ricercatore sul campo all’esplorazione di grotte e caverne nelle foreste pluviali del Venezuela. La scoperta più importante del suo team risale al 2013 quando, grazie alle immagini satellitari, i geologi sono riusciti a individuare le grotte dette Imawarì Yeuta – la casa dove dimorano gli dei” in lingua indigena Pemon Kamarakoto – che erano oggetto di attenzione da decenni. E una volta trovate, gli speleologi ci sono entrati: laghi dalle sfumature viola, formazioni rocciose dalle forme più strane nascoste all’umanità per milioni di anni: «Stavo sognando di farlo da mesi», ha detto a Time Francesco Sauro.
Una mappa di 22,5 chilometri di caverne
Francesco Sauro, 31 anni, è socio del Gruppo Speleologico Padovano e dell’associazione La Venta ha contribuito a mappare 22,5 chilometri di grotte nelle quarziti in Venezuela, la rete più grande al mondo. Anche suo padre ha fatto il suo stesso mestiere. La sua esplorazione più famosa l’ha fatta in casa, nei Monti Lessini a nord di Verona. A quell’esplorazione partecipò anche il piccolo Francesco che all’epoca aveva solo 3 anni. E di quei momenti ricorda soprattutto la paura. Il timore per l’oscurità degli anfratti della terra l’ha però superata e all’età di 18 anni ha deciso di farne il suo lavoro. «Lentamente la paura si trasforma in curiosità riguardo a quello che c’è dentro».
Le grotte sono «archivi del tempo»
Lo studio delle caverne della montagna Auyán-tepuí ha permesso anche di individuare un nuovo minerale e di studiare i batteri che abitano le grotte. Non ha trovato, però, riscontri delle leggende locali che volevano le Imawarì Yeuta popolate di creature misteriose. In realtà, non c’è molto di più di ragni e millepiedi all’interno. Le grotte, però, rimangono importanti testimoni della storia: «Sono archivi del tempo, dell’evoluzione del panorama e della vita». Il team che ha condotto l’esplorazione era composto da italiani, venezuelani e brasiliani. Gli speleologi sono stati molto attenti a non contaminare l’area esplorata e hanno portato via tutti i possibili rifiuti umani prodotti all’interno delle caverne. Sauro è convinto che quello che c’è sotto terra possa dire molto di più di quello che si vede in superficie: «Nelle grotte possiamo trovare indizi di come ha avuto origine la vita».
Altri 3 talenti italiani apprezzati all’estero
Nella classifica di inizio anno di Forbes sui 30 under 30 da tenere d’occhio ci sono diversi nomi di italiani. Nella categoria scienziati compare Matteo Lostaglio. Dopo la laurea all’Università di Pavia, è volato a Oxford per laurearsi in fisica teoretica. Lo studioso ha 27 anni e oggi fa il ricercatore all’Imperial College di Londra. Si occupa di termodinamica e di meccanica quantistica. I suoi studi potrebbero portare a capire le connessioni tra energia e informazioni. E magari arrivare a sviluppare una nuova generazione di motori su scala nanometrica.
Fortune ha fatto un elenco dei 50 personaggi più influenti al mondo. L’italiano in questa lista è Mimmo Lucano, sindaco di Riace, in provincia di Reggio Calabria. Il comune calabrese è famoso per avere un’alta percentuale di cittadini immigrati. È forse proprio per questo motivo che Lucano è l’unico italiano della classifica, accanto ai nomi di Angela Merkel, papa Francesco e Tim Cook. Sua l’idea di aprire le porte del suo paesino destinato all’estinzione ai migranti in cerca di asilo.I l primo cittadino ha lanciato anche un bonus sociale convertibile in euro, una sorta di moneta parallela da fare spendere ai migranti.
L’archittetto Carlo Ratti, 45 anni, che insegna al Mit di Boston ed è direttore del Mit Senseable City Lab, dal 9 al 12 giugno è a Dresda per prendere parte alle riunioni del Club Bilderberg, il circolo esclusivo che raccoglie i potenti della terra. Insieme ai personaggi più influenti al mondo parlerà di Brexit e del trattato di libero scambio tra Ue e Usa.