La startup EABlock, proveniente dalla Sardegna, vince DigithON 2018. Assegnati anche altri premi, in denaro e in servizi, alle startup HiveGuard (Sardegna), BionIT Labs (Puglia), Elysium (Lazio), Keethings (Lazio), Snowit (Lombardia) e Weedea (Umbria)
La terza edizione di DigithON porta un nuovo contributo alla costituzione di un ecosistema fatto da attori che possono rendere l’innovazione e il digitale la chiave di sviluppo del nostro Paese. Lo hanno confermato gli interventi del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, tra gli ospiti dell’iniziativa che si è svolta dal 6 al 9 settembre a Bisceglie. “Dobbiamo imparare a coniugare – ha detto il presidente del Consiglio Conte – la generosità, le competenze e le intuizioni che caratterizzano il Sud. Al sistema complesso e ingessato che abbiamo per fare impresa e lanciare progetti innovativi, dobbiamo sostituire contesti di sistema, che mettono in connessione iniziative come DigithON, ma anche gli inventori con gli investimenti”.
Il Ministro Di Maio ha posto l’accento sulla necessità di mettere a disposizione strumenti in grado di “trattenere” le idee innovative (e le aziende) in Italia e di favorire la competitività internazionale, piuttosto che il trasferimento dei giovani all’estero. “Stiamo per firmare la partnership europea sulla blockchain – ha affermato Di Maio -, lanceremo una call for experts per sviluppare il piano nazionale sull’Intelligenza Artificiale e, entro dicembre, lanceremo un fondo di Venture Capital, costituito inizialmente da circa 180 milioni di euro (ancora molto lontani dai 4 miliardi della Francia) che mette insieme capitali privati e pubblici. Lo Stato deve sostenere le imprese e le startup, anche semplificando l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, attraverso la digitalizzazione, senza dimenticare le infrastrutture tecnologiche necessarie per accedervi”.
Francesco Boccia, presidente dell’associazione DigithON e ideatore dell’evento, ha aggiunto che “il nodo di questa iniziativa non è la gara ma la capacità di mettere assieme forze, energie e competenze provenienti dai team partecipanti, dalle università e i centri di ricerca sul territorio, dai soggetti pubblici e dagli investitori privati, per creare e cambiare l’ecosistema.