Dal 9 al 12 gennaio a Las Vegas la più importante fiera dell’elettronica. Ecco i nomi delle imprese italiane presenti all’Eureka Park
Ci siamo: domani parte la 51sima edizione del CES di Las Vegas. Saranno 900 le startup (in arrivo da 42 Paesi) in mostra all’interno dell’Eureka Park, l’area dedicata alle giovani e più promettenti idee di impresa che, negli ultimi anni, è diventata una delle sezioni più interessanti della manifestazione. E, per la prima volta, la grande fiera dell’elettronica di consumo ospiterà uno spazio dedicato al Made in Italy (si chiamerà “Made in Italy, The Art of Technology”). La delegazione italiana infatti, è molto nutrita: si va dal Food all’e-health, dalla mobilità elettrica ai Big Data.
La missione tricolore a Las Vegas è stata resa possibile grazie allo sforzo congiunto di alcuni distretti dell’innovazione, tra i quali hanno avuto un ruolo di primo piano il TILT (Teorema Incubation Lab Trieste) con il sostegno del Mise e l’Istituto per il Commercio Estero insieme a UniCredit StartLab, Italia Startup, e-Novia e Industrio, APSTI, AREA Science Park. L’impegno era quello di portare a Las Vegas almeno 50 startup nostrane: saranno 44. Un ottimo risultato se si pensa che, soltanto un anno fa, se ne contavano appena una decina.
Wereable e salute
Tra le eccellenze italiane in mostra all’International Consumer Electronics Show 2018 troviamo Avanix, startup fondata nel 2014 a Bergamo che sviluppa dispositivi elettronici indossabili che semplificano la vita delle persone e migliorano l’interazione con l’ambiente che li circonda. Al CES presenteranno due prodotti: un sistema dedicato al monitoraggio del malati di Alzheimer (OiX Care) e la tettarella PaciBreath, che monitora la salute (e la posizione) dei bambini.
Sempre in tema di tecnologie applicate alla medicina, la startup RECU si occupa di individuare pericolosi disturbi del sonno e migliorare così la qualità della vita di milioni di persone. Gli ambiti d’azione di EgoHealth, invece, sono la bioingegneria e l’informatica biomedica. L’azienda si occupa in particolare dello sviluppo di prodotti e servizi medici innovativi ad alto valore tecnologico.
Si rivolge a non vedenti e ipovedenti la genovese Beltmap, che ha creato un dispositivo utile per orientarsi in qualsiasi città grazie all’utilizzo di una speciale cintura vibrante, associata a Google Maps e ad un assistente vocale.
Anche Woolf rientra tra i dispositivi wereable di scena al CES 2018. Si tratta di un bracciale – ideato dalla startup veronese Netgrid – che segnala ai motociclisti la presenza di ostacoli sulla strada, misuratori di velocità e altri punti sensibili, attraverso un sistema di vibrazione.
E ancora: One, l’anello interattivo realizzato dalla startup Verso, che negli ultimi mesi ha completato la sua campagna di equity crowdfunding raccogliendo oltre 160mila euro di investimenti. Grazie ad una serie di sensori inerziali è in grado di riconoscere i movimenti della mano e trasmetterli a computer e smartphone, trasformando il nostro corpo in un controller.
Il cibo del futuro
Due le startup nostrane attive nel settore agricolo che voleranno a Las Vegas: Agricolous e Bentur. La prima (in arrivo dalla provincia di Firenze) fornisce un ecosistema di applicazioni cloud a supporto dei coltivatori, per ottimizzare il lavoro grazie all’analisi dei dati. Tra cui monitoraggio delle colture, previsione delle malattie e sistema di supporto decisionale per trattamenti e fertilizzanti.
La seconda invece (dal Friuli Venezia Giulia) propone Spirugrow, un sistema innovativo e automatizzato per la coltivazione e produzione di alghe. Nello specifico parliamo di Spirulina, che per i suoi valori nutrizionali e il forte potere antiossidante si candida ad essere uno dei super-alimenti del futuro.
Dalla realtà virtuale al gaming
Si rivolge al marketing Blimp, una sorta di mercato della pubblicità esterno dove chiunque può acquistare o vendere spazi pubblicitari. Indigo AI invece è una piattaforma di intelligenza artificiale che utilizza chatbot e machine learning per fornire esperienze personalizzate tra aziende e clienti tramite chat. Intelligenza Artificiale e Big Data sono anche gli ambiti sui cui si concentra il lavoro delle startup INNAAS e IoTT Innovations. Direttamente dal Politecnico delle Marche arriva Emoj, che sviluppa soluzioni innovative di Emotional Data Analytics. Ovvero, esperienze che stimolano le decisioni di acquisto immediato e lo sviluppo di connessioni emozionali con i clienti, da utilizzare nei settori retail, alberghiero e museale.
Migliorare la nostra esperienza nel mondo reale è anche l’obiettivo di Proxy42, startup attiva tra San Francisco, Trento e Torino. Per farlo sfrutta la realtà aumentata applicata al gaming. Attraverso un lasertag da fissare sugli smarthone permette di trasformare la realtà in una vera e propria “battaglia virtuale”. Contenuti immersivi di realtà virtuale e video animazione 3D sono anche gli obiettivi di Orwell-VR, mentre Vision Lab Apps sviluppa software per la realtà aumentata e gli smart glasses da utilizzare in diversi settori, dalla medicina all’agricoltura.
Dalla realtà virtuale alla moda, con la pugliese VinOled e le sue borse intelligenti (e connesse). Grazie alla sua tecnologia è possibile illuminare l’interno delle borse in condizioni di scarsa visibilità, ricaricare i dispositivi presenti, localizzare e mappare i movimenti della borsa e inviare messaggi di aiuto.
Tra le startup che intendono affacciarsi al mercato e ai finanziatori americani troviamo anche Evensi – che punta a diventare l’app numero uno al mondo per la ricerca di eventi di ogni tipo – e Forward Unit, con il suo avanzato sistema di tecnologia mobile. La gamification dei processi aziendali è invece il core di Officina, startup nata nel 2015, che a Las Vegas porta l’app di event-sharing Nowr (che sta per “Now where you are”).
C’è poi NUWA Technologies, che sviluppa soluzioni innovative per l’industria musicale e porterà al CES LINDALE, una piattaforma di servizi web social che collega professionisti e artisti nel business della musica a livello globale. Lo sport, e in particolare il ciclismo, è invece il core business di due startup del gruppo e-Novia. La prima è Blubrake, che ha sviluppato un dispositivo elettronico ultraleggero integrato nel telaio della bicicletta in grado di assistere il ciclista durante la manovra di frenata. Massimizzando, al tempo stesso, sicurezza e performance sportiva. La seconda, Hiride, è specializzata in sospensioni smart – chiamate M3S ed ESAS – per mountain bike, e-bike e biciclette da strada.
Per una mobilità sostenibile
Dalle due alle quattro ruote con MyAir, startup milanese che – grazie all’analisi dei Big Data – sviluppa assicurazioni on-demand per le auto connesse. Parlando di mobilità (e sicurezza), c’è Easy Rain con il suo sistema smart di prevenzione del fenomeno dell’aquaplaning nei veicoli. E, sempre in tema di quattro ruote, troviamo anche Y-share con il suo rivoluzionario servizio di car sharing e ShargeMe, che mira a incentivare il ricorso ai veicoli elettrici attraverso la condivisione della ricarica tra utenti. L’idea è proprio quella di mettere in contatto domanda e offerta, permettendo a chi possiede un’auto elettrica di vendere parte della sua energia non utilizzata a chi deve rifornirsi.
Mobilità elettrica, ma su due ruote, è l’ambito di ricerca di Zehus: startup nata nel 2013 che sviluppa soluzioni innovative di trasmissione elettrica, gestione dell’energia e controllo delle bici ibride connesse. A Las Vegas poi ci sarà anche Yape, con il suo fattorino-robot in grado di muoversi con agilità negli ambienti urbani per portare a termine le consegne in tempi record, evitando il traffico e le emissioni inquinanti.
Restando nel mondo delle energie rinnovabili troviamo Namastree, l’albero fotovoltaico che fornisce servizi di utilità ai paesi in via di sviluppo. Anche la stampa 3D è protagonista del cambiamento grazie a Lumi, startup nata nel 2014 presso l’incubatore H-Farm. La qualità dell’aria è invece al centro del progetto di Upsens, startup trentina che porta a Las Vegas due dispositivi. Si tratta di Wave e Air, che permettono di misurare, rispettivamente, l’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche e l’umidità o la quantità di monossido di carbonio in ambienti chiusi.
Progetti per future smart cities
Rivitalizzare gli spazi urbani grazie alla tecnologia è l’obiettivo di Graffiti. L’idea è quella di realizzare di Graffiti For Smart City, la più grande opera d’arte condivisa al mondo. Grazie al sistema Mosaic Smart e l’installazione di sensori nell’opera d’arte sarà infatti possibile registrare utenti vicini e interagire su una medesima piattaforma.
Diverso il discorso per la calabrese Gipstech, che sviluppa e commercializza tecnologie di micro-localizzazione. Grazie alla sua tecnologia avanzata è possibile localizzare persone e oggetti in qualsiasi edificio, oltre la portata GPS.
Intelligenza Artificiale e IoT sono protagoniste all’interno delle nostre case con la bolognese Jarvis, che presenterà il suo Iooota, un nuovo concetto di “assistente domestico”. Un robot-assistente virtuale per la casa e per l’ufficio che permette di collegare e gestire tutti gli oggetti di casa e ufficio, dalle luci ai termostati, passando per porte e prese elettriche. A spingere in avanti la frontiera della collaborazione fra uomini e macchine pensa anche Smart Robots, che studia soluzioni tecnologiche che consentano ad operatori e robot di lavorare fianco a fianco.
Morpheos ha realizzato invece un dispositivo dotato di intelligenza artificiale che semplifica la vita rendendo le case più confortevoli e sicure, mentre Lumen-Tile propone un sistema innovativo che trasforma la classica piastrella di ceramica in una “piastrella luminosa elettronica multifunzionale”.
Il record della Sardegna
C’è una regione che più di ogni altra rappresenterà l’Italia dell’innovazione al prossimo CES di Las Vegas. Si tratta della Sardegna, che porterà alla manifestazione ben sette imprese. Gli americani potranno conoscere Autentico, società cagliaritana che sviluppa un innovativo sistema di etichettatura anti-contraffazione. Ma anche Veranu, startup già vincitrice di numerosi premi, che porta negli USA la sua mattonella smart in grado di produrre energia pulita semplicemente calpestandola.
Un albero tecnologico in grado di sfruttare l’energia del sole e trasformare l’aria in acqua è invece il prodotto ideato dalla startup dell’Ogliastra Life Tree, mentre la start up sassarese Cube Controls presenterà a Las Vegas una linea innovativa di joystick per giochi elettronici. In particolare, il suo nuovo volante Formula Cube Controls.
Ci sarà anche Brave Potions, che permette ai bambini di vincere la paura dei medici sfruttando le potenzialità della realtà aumentata. Infine due startup che ci consentono letteralmente di azzerare qualsiasi distanza. La prima è la cagliaritana Bautiful Box, una sorta di pet-sitter virtuale che ci aiuta a controllare e intrattenere (grazie a una serie di attività e ricompense) i nostri animali domestici quando non siamo in casa. Lifely invece, ha realizzato un sensore wireless per il monitoraggio e la cura a distanza delle piante da appartamento.
Per noi italiani, Las Vegas non è mai stata così vicina.