Nella settimana del Festival di Sanremo debutta canzoneitaliana.it il portale con più di duecentomila brani tutti gratuiti e tutti rigorosamente italiani, un patrimonio della discoteca di stato.
Dal rock, al neomelodico, dai brani napoletani, ai tormentoni, ai successi del festival di Sanremo, fino alla musica popolare e di protesta, eccolo è il portale delle canzone italiana che punta a diventare uno dei più grandi archivi sonori d’Europa. Con oltre duecentomila brani che racchiudono un secolo della musica italiana, partendo dal 1900 sino ad arrivare ai giorni nostri. La piattaforma sarà alimentata con un sol click al ritmo di cinquemila brani al mese, garantiscono gli addetti ai lavori.
“Canzone Italiana è una piattaforma per l’ascolto online dell’inestimabile patrimonio sonoro di oltre un secolo di canzone italiana, dal 1900 al 2000 e nasce con l’obiettivo di diffondere questa importante parte della nostra cultura a un target multigenerazionale. Caratteristica distintiva del sito è il recupero storico, analitico e ragionato di una produzione fono discografica che si presenta oggi, soprattutto in rete, dispersa e non organizzata. Ed è la testimonianza più completa del patrimonio musicale italiano, noto per la sua unicità in tutto il mondo; è una vera e propria enciclopedia sonora, una bandiera musicale, un ulteriore preziosissimo elemento del made in Italy. E’ composto da migliaia di brani provenienti dalle raccolte dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, progressivamente implementata in collaborazione con archivi pubblici e privati”, si legge sul sito.
Il portale sarà aggiornato al ritmo di “5 mila canzoni” al mese, arrivando con il tempo all’oggi e ampliando anche la parte documentaria. In questo modo – spiega il Ministro Dario Franceschini – il portale diventa una sorta di archivio centrale dello Stato, che durerà nel tempo. Un lavoro enorme, molto importante anche per l’immagine dell’Italia nel mondo“.
Il portale della Canzone Italiana
Il patrimonio del portale comprende: Il catalogo di incisioni edite dell’ICBSA insieme a materiale inedito (soprattutto legato alla tradizione popolare e demo-etno-antropologica). I materiali sono consultabili per genere, autore, interprete, musicista, ecc. unitamente a sezioni tematiche (vere e proprie playlist) e a materiali grafici delle produzioni, per offrire un panorama quanto più completo del patrimonio inciso della canzone italiana. Le raccolte tematiche che sono il risultato dell’organizzazione dei brani in itinerari musicali. Le playlist rappresentano un livello di approfondimento maggiore e sono curate da famosi artisti italiani e dai più importanti esperti del settore.
Quattro aree
Diviso in quattro grandi aree 1900-1950, 1950-2000, Tradizioni popolari e Contributi speciali, il portale della canzone Italiana mette a disposizione, in streaming gratuito, oltre 22mila brani provenienti dai fondi dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi corredati dalle schede degli storici musicali che hanno selezionato e contestualizzato decine di playlist tematiche. Una testimonianza completa del patrimonio musicale italiano, noto per la sua unicità in tutto il mondo, una vera e propria enciclopedia sonora, una bandiera musicale e, soprattutto, un ulteriore preziosissimo elemento per raccontare e promuovere l’Italia all’estero. Il portale, fruibile in 8 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo, cinese, giapponese), rappresenta il numero zero di un prodotto che nel tempo verrà arricchito e completato con nuove canzoni e quattro playlist al mese, aperte al contributo di importanti artisti.
I Social Network della @canzoneitaliana
Con la messa on line del Portale nascono anche i profili social della Canzone Italiana, dove ogni giorno saranno raccontate e valorizzare le storie del patrimonio musicale italiane, con i contributi di artisti e contenuti inediti: Facebook (@canzoneITA), Instagram (@canzoneitaliana) e Twitter (@canzoneITA). Di particolare interesse locale è la sezione delle Tradizioni popolari: uno spazio interamente dedicato alla produzione di canzoni e di materiali espressivi da parte di “informatori non professionisti”: gente comune la cui voce e strumenti sono stati registrati sul campo a partire dagli anni sessanta.
La conferenza stampa di presentazione
Presenti alla presentazione del portale della canzone italiana: il Direttore dell’Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, Massimo Pistacchi, Mogol, Nicola Piovani, Tosca e Ambrogio Sparagna. “E’ la prima volta che il più grande archivio di beni sonori entra nel mondo del web con le sue competenze e il suo patrimonio”, ha spiegato Pistacchi. “Un progetto che nasce nel giugno 2016 su precisa indicazione del ministro e parte dal presupposto che la canzone italiana fa parte del patrimonio culturale italiano. La ricerca può essere fatta per autore, titolo, casa discografica e interprete, ma soprattutto dalle playlist. Abbiamo cercato di recuperare molto del materiale in rete ma in maniera organizzata, per dare all’utente una guida all’ascolto, dando un volto e una storia alla nostra canzone”.
“E’ stata una bella idea realizzare questo portale”, ha sottolineato Mogol. “La cultura popolare è fondamentale per l’evoluzione della gente, il ministro Franceschini è stato molto attento a promuovere la cultura popolare di qualità e gli devo un ringraziamento anche per il finanziamento della casa del cantautore a Genova”. Grazie a tutti del lavoro straordinario e silenzioso fatto in questi anni”, ha dichiarato il ministro Dario Franceschini. “Due anni fa abbiamo iniziato a ragionare su come rendere fruibile il patrimonio della discoteca di stato, come luogo della memoria e come luogo della promozione italiana del mondo. Questo archivio verrà implementato con 5000 canzoni al mese, finché non finirà il lavoro. Un’operazione fondamentale che ha la funzione da un lato di conservare la nostra memoria, tutto il patrimonio straordinario della nostra canzone, dall’altro di essere un grande strumento di promozione del mondo”.
E allora buona musica italiana a tutti e buon Festival di Sanremo!