Le sfide e le opportunità dell’innovazione campana all’evento organizzato da The European House Ambrosetti in collaborazione con la Regione Campania
«La Campania come la Singapore d’Europa», è l’idea che Valerio De Molli, Ceo di The European House Ambrosetti, lancia sul palco del Technology Forum Campania, l’iniziata promossa dall’azienda di consulenza, in collaborazione con la Regione Campania.
Nata nel 2016 con l’obiettivo di “contribuire alla creazione e all’accelerazione dello sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione e della ricerca campano, il Forum si è riunito a Napoli, nella sede del Teatro San Carlo, per fare una fotografia dello stato dell’innovazione della Regione Campania e contribuire a implementare una “Agenda dell’Innovazione” regionale di lungo periodo.
Tanti i protagonisti che si sono alternati sul palco nella mattinata di presentazione, dall’assessore alle Startup, Innovazione e Internazionalizzazione, Valeria Fascione, del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, e del rettore della Federico II, Gaetano Manfredi, presentati dalla giornalista Barbara Gasperini.
StartupItalia! era presente all’iniziativa. Ecco tutto quello che abbiamo imparato e le curiosità dell’evento.
Le eccellenze dell’innovazione campana
Un’arma contro tutti i cliché. La fotografia che Valerio De Molli mostra della Campania è lontana dall’immagine di una Regione ferma sulle sue gambe e poco propensa a innovare. De Molli, nella sua presentazione introduttiva, si sofferma su tutti i risultati eccellenti raggiunti negli ultimi anni in Campania:
- È la Regione capofila dello sviluppo del Sud Italia, con il 28,1% del Pil sul totale del Sud Italia.
- È la prima Regione del Sud per contributo al valore aggiunto del settore manufatturiero.
- È leader in settori come aerospazio, e promotrice di progetti come Hyplane, prototipo di aereo spaziale, nato da una collaborazione tra Trans-tech, Federico II e numerose imprese e centri di ricerca.
- È seconda in Italia per numero di imprese nel settore dell’Economia del Mare, con circa 16mila aziende impegnate.
- È la prima regione del Sud Italia per contributo nell’export, 10 miliardi nel 2016-2017, di cui il 40% in settori ad alta tecnologia, con settori come mezzi di trasporto e farmaceutica.
Le sfide, tra robotica e Scienze della Vita
«In un clima di profonda sfiducia di una parte del Paese, la Campania si sta impegnando a restituire l’idea di un Sud che vuole giocare la partita dell’innovazione, dimostrando senso di squadra e responsabilità», ha spiegato De Molli.
Nella sua relazione il Ceo non si sofferma solo sugli asset che la Campania ha rafforzato negli anni, ma anche sulle prossime sfide che la attendono. La prima è quella della robotica che apre infinite opportunità nella manifattura campana: «In questo la Regione si sta già attrezzando per formare i lavoratori del futuro», citando tutti i centri più importanti di formazione nel campo dell’innovazione, come l’Academy di Apple, Cisco Networking Academy e il nuovo incubatore che Tim ha scelto di aprire proprio in terra campana.
La seconda sfida è rappresentata dalle Scienze della Vita, un campo sensibile per la Regione che dimostra di essere una delle più attive con diverse iniziative, come il Trasferimento Tecnologico, “Dalla Terra del fuoco alla Terra del Buono” che ha destinato 23 milioni di euro alla ricerca, o altre iniziative o altre iniziative, come i 42 milioni di euro per Infrastrutture di Ricerca e i 55 milioni della Technology Platform.
La parola chiave: il trasferimento tecnologico
Proprio per far diventare la Regione leader nelle Scienze della Vita, De Molli e il suo Gruppo suggeriscono di adottare una precisa strategia per il trasferimento tecnologico, cioè per favorire l’incontro tra ricerca e azienda. Nella slide De Molli propone i 10 Passi e gli ingredienti per un trasferimento tecnologico di successo.
La vision del Technology Forum Campania è molto ambiziosa, fare della Regione, un baricentro per un nuovo sviluppo dell’area del Mediterraneo e innestare un circolo virtuoso di crescita, capace di “attrarre imprese e persone, e promuovere il rafforzamento del capitale fisico, umano e sociale.
Le tavole rotonde del pomeriggio
Gli incontri sono proseguiti nel pomeriggio con tavole rotonde che hanno visto protagonisti scienziati, ricercatori, imprenditori, manager e startupper protagonisti dell’innovazione in Italia e all’estero.
Tra gli ospiti, Mauro Ferrari, scienziato e presidente dello Houston Methodist Research Institute, specializzato nel campo delle nanotecnologie e nel campo della bioingegneria, Enrico Pisino, Head of Innovation di FCA, Agostino Santoni, General Manager di Cisco Italia. E alcuni delle giovani menti più brillanti campane, come Velia Siciliano e Francesca Santoro e Flavio Farroni che si sono aggiudicati il premio della Mit Technology Review che ogni anno seleziona in Italia 11 ricercatori under 35 per l’originalità e la rilevanza del loro impegno scientifico, tecnologico e imprenditoriale:
«Napoli e la Campania hanno bisogno di acquisire consapevolezza nei propro mezzi e fiducia nelle persone che hanno gran voglia di fare. Il forum Ambrosetti ed i recenti riconoscimenti del MIT confermano che se Audi, Ducati, Ferrari ed i top player del panorama automotive hanno deciso di affidarsi alle ricerche del Sud, non è per caso», racconta Flavio Farroni che con la sua Megaride, software che analizza la salute dei pneumatici ha stretto partnership prestigiose, come quella con Ducati.