Barilla ha dato vita a Blu1877, un fondo di corporate venture capital per investire in startup del settore FoodTech e AgTech
Per le startup italiane del mondo FoodTech e AgTech oggi c’è una opportunità in più. Barilla ha lanciato Blu1877, un fondo di corporate venture capital che ha come obiettivo quello di intercettare idee innovative nel settore agroalimentare. Non un vero e proprio acceleratore, almeno non ancora, ma una struttura interna al Gruppo Barilla che però avrà l’agilità e l’autonomia decisionale e finanziaria per investire nelle startup.
D’altronde il trend che accomuna tutte le grandi corporation, che si occupino di cibo o motori, è quello di creare strutture dedicate per monitorare ciò che accade al di fuori dei loro uffici. Innovare all’interno di una azienda strutturata si sa, è difficile. E allora si guarda fuori per avere il polso di quello che sta prendendo vita in qualche garage ed eventualmente creare partnership e acquisizioni.
“Solitamente operiamo in due modi”, spiega Michela Petronio, vicepresidente del Global Discovery Center di Barilla. “O investiamo direttamente nella startup, oppure creiamo delle partnership per dare la possibilità alle nascenti aziende di testare il proprio prodotto o tecnologia”.
Il ruolo del nuovo fondo VC
Nel settore Food è abbastanza comune trovare startup che vogliono sperimentare un nuovo ingrediente, ma non hanno le strutture per farlo. Appoggiandosi a Barilla possono sfruttarne le conoscenze e gli impianti. E se se il prodotto ha successo… l’investimento è più vicino.
Blu1877 non opera solo nel mondo Food, ma anche in quello AgTech. “Siamo interessati non tanto ad investire in startup, quanto nel collaborare per sviluppare servizi dedicati agli agricoltori“. Un esempio è Horta, uno spin off dell’Università Cattolica che ha sviluppato servizi per l’agricoltura di precisione e con cui il colosso di Parma collabora da anni. Software di supporto alle decisioni che sono in grado di affiancare l’agricoltore, in questo caso i ceralicoltori, nelle attività in campo.
Una startup figlia di Blu1877 é BluRhapsody, una società che sfrutta la tecnologia della stampa 3D per creare forme di pasta irrealizzabili con le normali macchine. Non un oggetto consumer, ma uno strumento pensato per i grandi chef che vogliono realizzare forme di pasta uniche per creazioni di alta cucina.
Per le startup AgTech e FoodTech il punto di partenza per inviare le proprie presentazioni é il sito di Blu1877. Una buona occasione per chi ha idee innovative e in Italia non trova spazio. “Negli Stati Uniti gli investitori sono pronti a scommettere su idee nuove anche quando queste sono a livelli embrionali”, spiega Petronio. “In Italia ci sono meno opportunità e noi speriamo che Blu1877 possa diventare un centro di aggregazione per l’ecosistema di innovatori di cui é ricca l’Italia”.