Augusto Lippi: “la Banca ha dimostrato, in particolare in questo delicato periodo in cui prevale un’estrema incertezza economica, di saper stare al fianco degli imprenditori che intendono investire nel territorio salvaguardare il made in Italy”
In questo 2020 così complicato è particolarmente bello dare notizia di finanziamenti a startup che si occupano di salvaguardare i prodotti made in Italy e in questo caso l’olio.
La startup di Augusto Lippi ArteOlio che ha infatti appena chiuso un’operazione da 5,8 milioni di euro che serviranno allo sviluppo dell’attività in provincia di Grosseto. A sottoscrivere il finanziamento è stato Banco BPM al fianco di VERTEQ Capital.
«Siamo molto soddisfatti del prezioso contributo che Banco BPM ci sta offrendo nella realizzazione del nostro progetto – commenta Augusto Lippi (LABS Corporate Finance), Presidente di Arteolio – la Banca ha dimostrato, in particolare in questo delicato periodo in cui prevale un’estrema incertezza economica, di saper stare al fianco degli imprenditori che intendono investire nel territorio e che desiderano salvaguardare il “made in Italy”. Grazie a una stretta collaborazione finalizzata ad un obiettivo comune ed un grande impegno da parte di tutti, siamo riusciti ad identificare soluzioni concrete e adatte ad una realtà giovane e dinamica come la nostra, che punta su innovazione e sostenibilità. Contiamo sul proseguimento di questo positivo spirito di lavoro per portare avanti con successo la nostra iniziativa».
Che cosa fa ArteOlio
ArteOlio è una startup innovativa fondata ad agosto 2019 a Grosseto, con l’obiettivo di sviluppare 500 ettari di oliveti super-intensivi in Toscana, per la produzione e commercializzazione di olio extra-vergine d’oliva italiano di prima qualità. La startup, guidata dal presidente Augusto Lippi e dall’amministratore delegato Riccardo Schiatti, aveva concluso a fine 2019 un primo round di raccolta equity di 5 milioni di euro da parte della holding di private equity VERTEQ Capital, guidata da Ennio Valerio Boccardi, che siede nel consiglio di amministrazione di ArteOlio come vicepresidente (ne avevamo parlato qui).
Il progetto è nato durante gli anni nei quali Augusto Lippi lavorava in Spagna con la multinazionale Deoleo (il più grande imbottigliatore al mondo di oli di oliva di marca). Qui si era accorto che, in un mercato dove tutti gli attori, produttori, imbottigliatori e supermercati lavorano con margini bassissimi, alcuni produttori, grazie all’utilizzo di nuove tecnologie, stavano crescendo molto, producendo olio di grande qualità con margini buoni. Purtroppo queste tecnologie stavano prendendo piede in Spagna e Portogallo, in Tunisia e Marocco, ma non in Italia dove ancora nulla si era mosso. Da qui l’idea di lanciare la prima iniziativa con scala importante per dare anche al nostro Paese un futuro tra i produttori di qualità e quantità. Il progetto con il nuovo finanziamento che vale quasi 6 milioni trova una spinta in più.
Il commento di BPM
«Con questa importante operazione Banco BPM si pone a fianco di una delle eccellenze italiane di un settore strategico nazionale come quello agricolo ed in particolare della produzione di olio extravergine di oliva di altissima qualità. – commenta Adelmo Lelli, responsabile della Direzione Territoriale Tirrenica di Banco BPM – Il finanziamento è un esempio concreto dell’impegno che la Banca pone nella ricerca di prodotti e soluzioni innovative che guardano alle peculiarità del business dei nostri clienti e risponde alla logica di sostegno, quale banca del territorio, alle migliori imprese impegnate in percorsi di crescita strutturati, sostenibili e innovativi».
Augusto Lippi è socio e membro dell’advisory board di StartupItalia.