Anche Goldman Sachs avrà presto la sua criptomoneta. A fine novembre, infatti, ha inoltrato all’US Patent & Trademark Office la propria richiesta di brevetto per un nuovo sistema di compensazione e regolamento delle operazioni finanziarie in una nuova cryptocurrency, denominata SETLcoin.
Cos’è SETLcoin?
E’ una valuta crittografata per pagamenti sicuri, o meglio, come recita l’istanza trasmessa all’ufficio brevetti Usa, “Cryptographic Currency For Securities Settlement”. E’ la stessa Goldman Sachs a delineare lo scenario nel quale matura la scelta di dotarsi di una crimptovaluta: «I trader – spiega la banca di Manhattan – utilizzando la tecnologia descritta, scambiano i titoli di scambio presentando una transazione aperta sui fondi associati nei rispettivi portafogli. La proprietà di SETLcoin viene immediatamente trasferita a un nuovo proprietario dopo l’autenticazione e la verifica, basate su registri di rete all’interno di una rete peer to peer che garantisce l’esecuzione quasi istantanea».
La Blockchain è sexy
Secondo il sito FinanceMagnates.com, il gruppo Goldman Sachs si candida ad avere un ruolo di primo piano nella Blockchain: ha aderito a R3CEV, un consorzio di banche (arrivato già a 30 membri) nato con l’obiettivo di sviluppare comuni conoscenze e tecnologie sull’uso di criptovalute e, soprattutto, della Blockchain.
E anche se nel mondo ancora molte banche tradizionali continuano a snobbare bitcoin, lo stesso non può dirsi per il gruppo Goldman, che ad aprile ha investito 50 milioni di dollari sulla startup fintech Circle, specializzata nel trasferimento di moneta digitale, che si vanno ad aggiungere ad altri 20 milioni investiti sulla rete ad alta velocità di Perseo, che ha come target il trading ad alta frequenza, uno dei settori chiave di Goldman.
Secondo il Federal Financial Institutions Examination Council (FFIEC), da giugno 2015 Goldman Sachs è la quinta più grande holding bancaria, con assets per 859,93 miliardi di dollari.
Non solo Goldman, le altre criptobanche
Goldman non è il primo operatore a brevettare la propria cryuptocurrency. Citi e Bank of New York Mellon stanno già sperimentando la tecnologia Blockchain con i loro CitiCoin e BK Coins. I criptogiganti sono già qui.
Aldo V. Pecora
@aldopecora