Il quarto programma di accelerazione di H-Farm è stato messo a punto insieme a Cisco Italia che ci mette la tecnologia e non solo: il piano nasce con un’ottica Impresa 4.0, legata alla trasformazione e innovazione del business delle industrie a tutti i livelli
H-Farm e Cisco hanno presentato insieme il quarto programma di accelerazione di H-Farm, l’hub che sviluppa e promuove iniziative per la trasformazione digitale aziendale. Dalla pianificazione alla messa in pratica, H-Farm e Cisco Italia, il colosso del networking e dell’IT, vogliono favorire l’incontro tra aziende e startup, in un’ottica di impresa 4.0.
In che modo? H-Farm, pioniere nell’innovazione digitale d’impresa, focalizza le specifiche esigenze aziendali; analizza attentamente il contesto e, infine, propone all’impresa una o più startup che facciano al caso. L’azienda non andrà ad investire direttamente nel capitale delle startup. Il tutto sarà garantito da Cisco, che, con il supporto di Warrant Group, ci metterà “la faccia” e sarà non solo un abilitatore del percorso volto all’open innovation, ma un diretto finanziatore ed advisor, in grado di valutare la fattibilità del progetto, che metterà a disposizione la piattaforma per consentire la sicurezza dei dati e delle interazioni. “Grazie alle nostre attività, le aziende risparmiano soldi e tempo”, ha affermato Michele Dalmazzoni, Collaboration & Industry Iot leader di Cisco Italia. “Acceleriamo l’innovazione dove l’innovazione è già presente”, spiega Anna Testa, Sales specialist in Digital Transformation di Cisco.
Il programma, che si divide in due macro attività (una esplorativa ed una di sviluppo), durerà, nel complesso, cinque mesi circa, con inizio a giugno, e vedrà la partecipazione di 5 aziende. Durante la tavola rotonda presentata dai due collaboratori, in sostegno del progetto sono intervenuti i rappresentanti di varie realtà imprenditoriali; tra queste anche Paglieri e Bricocenter.
Paglieri e Bricocenter: due colossi 4.0
Queste due aziende decisamente diverse rappresentano due grandi esempi di successo tutto italiano. Un successo derivato dall’aver saputo far fronte al mondo in continuo cambiamento, ridefinendo la propria mission nell’ottica 4.0. Paglieri, l’azienda alessandrina nota per il brand “Felce Azzurra“, vanta 142 anni di storia.
“La nostra necessità, ad un certo punto, è stata quella di internazionalizzare l’azienda, se si voleva crescere – spiega il direttore generale, Andrea Bastoni – Abbiamo, quindi, deciso di internalizzare la produzione di due fabbriche, evitando di spostare 40 milioni di litri di ammorbidente realizzati da terzisti. Dovendo partire da zero, ci siamo alleati con Alleantia e Cisco. Una collaborazione che ci ha permesso di fuoriuscire dal perimetro aziendale e ci ha garantito il successo”. Bricocenter, invece, ha vissuto una realtà molto differente. Il suo problema non veniva dall’esterno, ma dall’interno. “Ci siamo resi conto che dovevamo rispondere ad una domanda per noi fondamentale: Come circolavano i nostri clienti? Dove si fermavano più spesso? Abbiamo pensato di ingaggiare la startup Xensity, che adesso fa parte di H-Farm – spiega Tina Tempesta, direttrice amministrazione Finanza e IT – che si occupa di rivelazione perimetrale”. Grazie all’aiuto di sensori di presenza, conta persone, telecamere, elaboratori, reti cellulari, e della piattaforma, Brico ha potuto localizzare ogni punto sensibile, e deve il suo successo grazie anche all’ottimo lavoro eseguito dai professionisti di Xensity.