Di agrifood, tra innovazioni e opportunità, si è discusso a Napoli, nell’ambito dell’evento “Agrifood: opportunità tecnologiche e incentivi per ricerca & innovazione”. Startupitalia! c’era, ecco cosa abbiamo scoperto.
Un treno inarrestabile l’agrifood in Europa. Nel 2017, secondo i dati della Commissione Europea, l’export ha toccato la quota di 137,9 miliardi, con un aumento del 5,1%, rispetto all’anno precedente.
Un ruolo determinante in questa crescita appartiene all’innovazione e alle startup. D’altronde, i dati parlano chiaro: le agritech, a livello mondiale, non solo europeo, hanno ottenuto investimenti per 10 miliardi di dollari nel 2017 (stando a un report di AgFunder, che puoi scaricare qui).
Di agrifood, tra innovazioni e opportunità di finanziamento, si è discusso a Napoli, nell’ambito dell’evento Agrifood: opportunità tecnologiche e incentivi per ricerca & innovazione. Organizzato da Innovation Village, la fiera campana dedicata all’innovazione e da Gustus, salone dell’agroalimentare, ha visto la partecipazione Knowledge for Business, Banca Sella ed Enea e della Università Federico II di Napoli.
Noi di Startupitalia! c’eravamo e ti raccontiamo cosa abbiamo scoperto.
Banche e bandi che promuovono l’agrifood
Sembra essere il momento opportuno per mettere su un’azienda innovativa nell’ambito del food. Le opportunità di finanziamento non mancano, secondo gli ospiti dell’evento. Vincenzo Villani, responsabile dell’economia digitale per Banca Sella, ha parlato di come la sua banca abbia creato un pacchetto ad hoc di agevolazioni dedicate proprio al settore dell’agrifood. Le misure, che puoi consultare qui, includono finanziamenti a breve, medio e lungo termine, e in più un’offerta che punta a facilitare l’accesso ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea, nel Piano di Sviluppo Rurale (2014-2020), come la possibilità di vedersi anticipati fino al 90% dei contributi ottenuti.
Massimo Bracale, direttore sviluppo e innovazione di Knowledge for Business ha invece sottolineato le opportunità di finanziamento per l’agrifood messe a disposizione dal MISE, che all’interno del decreto del 5 marzo 2018, ha stanziato 567 milioni per il comparto, in tre settori specifici:
- Agricoltura di precisione
- Packaging
- Nutraceutica (alimenti per prevenire malattie, nuovi alimenti e bioattivi ecc.)
Bracale ha poi illustrato le possibilità offerte da un’altra misura: il credito di imposta che copre il 50% sui costi ammissibili sostenuti per attività di ricerca.
Finanziamenti anche dall’Europa. Filippo Ammirati di ENEA Consorzio BridgEconomies, ha offerto una panoramica degli strumenti europei a supporto dell’innovazione nell’agrifood. In particolare, ha illustrato le possibilità dell’ultima tornata del bando Horizon 2020, individuando le call (19 per la sicurezza alimentare, 10 per attività di rinascita rurale e sei per acquacoltura e alimentazione marina) che aprono a metà ottobre per concludersi nel mese di gennaio. Nelle slide, del suo intervento, tutte le opportunità.
Futuro dell’agricoltura: polimeri biodegradabili, biostimolanti e big data
All’evento si è discusso anche di futuro e di tecnologie che rivoluzionano il settore agricolo. Come i polimeri biodegradabili, raccontati da Gabriella Santagata, ricercatrice presso il Consiglio nazionale delle ricerche, Istituto per i polimeri, compositi e biomateriali, di Pozzuoli.
Tra le ricerche condotte dall’Istituto quella sui polimeri biodegradabili, che grazie alle loro caratteristiche (la biocompatibilità, la non tossicità e il costo basso della realizzazione) sono la risposta alle plastiche basate su risorse fossili, come il petrolio.
Mentre Massimo Fagnano, del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II, si è soffermato su più innovazione tecnologiche per l’agricoltura, come mezzi meccanici che permettono una migliore gestione della pacciamatura, l’irrigazione a goccia che consente un risparmio idrico, di gasolio ed elettricità. Inoltre, ha illustrato i benefici dei biostimolanti che incrementano l’efficienza di assorbimento e di uso di nutrienti all’interno della pianta, e infine l’uso di big data per migliore la precisione e l’efficienza nella gestione delle risorse.
Vuoi saperne di più? Presto saranno disponibili tutte le slide degli ospiti al link