Acoesis, startup nata dalla ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ha chiuso un round da 900 mila euro. Lo hanno finanziato LigurCapital: fondo regionale della Liguria, affiancato da Marco Rosetti, imprenditore a Milano e amministratore delegato di uno studio di design, e Andrea Gatti, imprenditore e business angel genovese
Acoesis è startup nata dalla ricerca sviluppata dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, fondata da Luca Brayda e Luca Giuliani, per portare sul mercato Glassense, un occhiale tech che mette a fuoco la voce. A questo risultato hanno contribuito tre nuovi soci e un finanziamento pubblico. Il round di investimento ha coinvolto LigurCapital del gruppo FILSE, affiancato da Marco Rosetti, imprenditore a Milano e amministratore delegato di uno studio di design, e Andrea Gatti, imprenditore e business angel genovese tramite la sua holding di famiglia Agave, per un totale di 640mila euro.
Glassense, gli occhiali che mettono a fuoco la voce
La startup entro la fine del 2020 lancerà il suo primo prodotto: Glassense. A prima vista appare come un normale paio di occhiali, una montatura equipaggiata di auricolari a cui possono essere applicate lenti da vista graduate. Indossando gli occhiali e volgendosi verso una sorgente sonora, i sensori acustici e l’elettronica a bordo del dispositivo mettono a fuoco solo il suono proveniente da ciò che si osserva. Il dispositivo realizza il concetto di potenziamento sensoriale, inteso come esperienza che aumenta le prestazioni del nostro sistema uditivo. Il nuovo potere che acquisisce chi indossa Glassense è la messa a fuoco della voce negli ambienti più difficili per il nostro udito, cioè quelli inquinati dal rumore oppure i luoghi affollati. Indossando Glassense, la percentuale di parole che si è in grado di comprendere in questo tipo di ambienti aumenta significativamente, anche dell’80% e contribuisce a sentire le persone lontane come se fossero vicine: i suoni provenienti da interlocutori che si trovano a 3 metri sono percepiti come se si trovassero a un metro.
“Abbiamo supportato il team di ricerca durante il loro lavoro in IIT e nel loro passaggio verso una carriera imprenditoriale. Siamo particolarmente orgogliosi del lancio di Acoesis per la sua ricaduta territoriale genovese e per il pieno allineamento alla mission del piano scientifico di IIT, che si pone l’obbiettivo di affrontare le grandi sfide delle nostra società come la salute e l’invecchiamento della popolazione”, ha dichiarato Matteo Bonfanti, direttore del Trasferimento tecnologico IIT.
Andrea Benvenuti, assessore allo Sviluppo eonomico della Regione Liguria, ha spiegato: “Acoesis è una delle 8 operazioni che al momento sono state accolte dal Comitato di Investimento, che impegnano il 50% del fondo e che hanno generato un effetto leva pari a 3,5-4 volte l’investimento”.
La startup Acoesis
Acoesis, con sede a Genova, ha già ottenuto altri finanziamenti: una agevolazione finanziaria di 200 mila euro e a un finanziamento a medio termine di 120 mila euro provenienti dal Comune di Genova in seguito alla vittoria, ottenuta nel corso del 2019, del bando sulla Silver Economy 2019.
Il team della startup Acoesis è composto da: Luca Brayda (ceo, 41 anni), Luca Giuliani (cto, 32 anni), Cristina Loche (designer industriale di 26 anni) e Angelo Raspagliesi (product designer, 29 anni). Il background dei membri del team, tutti precedentemente ricercatori presso IIT, risulta fortemente multidisciplinare e complementare con competenze legate alla realizzazione di un prodotto commerciale ed esperienze prevalentemente legate all’attività di ricerca e sviluppo. Al momento Acoesis sta eseguendo la fase di valutazione dei prototipi di Glassense.
Attualmente Acoesis sta eseguendo la fase di valutazione dei prototipi, alla quale, se si desidera, è possibile partecipare iscrivendosi alla pagina del prodotto https://www.glassense.com