Il colosso americano del mercato della birra compie il primo passo verso l’ecosostenibilità e conta di produrre interamente “green” entro il 2025
Il nome di Anheauser Busch ai non addetti potrebbe dire poco, ma le cose cambiano di certo se si citano i marchi nel portafoglio di questo colosso americano: Bud, Stella Artois, Leffe e Franziskaner. Siamo sicuri che, ora, sia comparso un sorriso sul volto di tutti gli amanti della birra. Negli USA la Budweiser è un’istituzione e chiunque abbia visitato gli Stati Uniti ricorda le mitiche insegne luminose e il suo marchio inconfondibile. Da qualche anno Anheauser Busch ha esteso i suoi tentacoli anche in Europa, acquisendo i noti marchi di birra belga Stella Artois e Leffe e la tedesca Franziskaner.
La prima “bionda” ecosostenibile
A far notizia, però, è ancora la “capostipite” Bud, perché – grazie ad un accordo storico con Enel Green Power – la “bionda americana” sarà presto interamente eco-sostenibile. Già, perché l’accordo tra Anheauser Busch e Enel prevede che l’impianto di energia eolica di Thunder Ranch in Oklahoma fornisca tutta l’energia necessaria agli stabilimenti produttivi. Si tratta di un accordo destinato a fare storia, anche perché è solo il primo passo verso l’ecosostenibilità completa dell’azienda, che conta di produrre interamente “green” entro il 2025. L’impianto di Thunder Ranch garantirà a Anheauser Busch energia sufficiente a produrre 20 miliardi di boccali l’anno (7 miliardi di litri ogni 12 mesi).
Ma al di là di quello che si produca, è molto importante capire quanto si risparmi in termini di “costi dell’inquinamento”: “L’energia generata dall’impianto Thunder Ranch – si legge sulla Repubblica – è sufficiente a coprire i consumi di 50.000 famiglie statunitensi e consentirà di ridurre le emissioni in atmosfera di oltre 400.000 tonnellate di CO2 all’anno, tanto quanto si risparmierebbe levando dalle strade 85.000 automobili all’anno”. Siamo sicuri che, ora, il prossimo sorso di Bud, avrà per tutti un gusto molto più dolce…