Secondo il Women in Cyber Security Report, nel 2022 le donne occupavano il 25% dei lavori nel campo della sicurezza informatica a livello globale, in netta crescita rispetto al 20% del 2019, e a circa il 10% del 2013. Steve Morgan, fondatore di Cybersecurity Ventures e caporedattore di Cybercrime Magazine, prevede che le donne rappresenteranno il 30% globale della forza lavoro nella cybersecurity entro il 2025, percentuale che raggiungerà il 35% nel 2031. Ma anche in Italia la prospettiva di crescita è la stessa?
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Le esperte di cybersecurity in Italia
Se, a livello globale, la figura dell’esperto di cybersecurity è cresciuta del 350% dal 2013, nel Belpaese la situazione non è così rosea. Secondo gli ultimi dati diffusi del Global Gender Gap Report, solo il 10% della popolazione femminile lavora nella sicurezza informatica, nonostante la domanda per questa figura professionale sia costantemente crescente. E a fronte dell’aumento nelle richieste di professionisti, sono poche le esperte italiane che si sono specializzate in questo campo, come denuncia Emanuela Panero, Chief People Officer di Ermes, una tra le principali aziende che in Italia si occupa di cybersecurity. «In azienda abbiamo solo 7 donne su 38 persone, nonostante la nostra incessante ricerca di figure femminili, che rappresentano solo il 10% delle candidate ogni qualvolta apriamo una nuova posizione a cui applicare. Non ci si rende conto che la cybersecurity sta diventando parte della struttura organica di tutte le aziende, sempre più consapevoli dei rischi economici, e non, a cui sono esposte ogni giorno».