Ripple è stata condannata a pagare 125 milioni di dollari di multa da un tribunale di Manhattan per aver venduto impropriamente token XRP. La Securities and Exchange Commission inizialmente aveva chiesto 2 miliardi di dollari di sanzioni con l’accusa che Ripple e i suoi dirigenti avessero raccolto 1,3 miliardi di dollari non registrati. Ma che cosa è accaduto esattamente?
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L’accusa della SEC
La SEC aveva già citato in giudizio Ripple, il suo CEO Brad Garlinghouse e il co-fondatore Chris Larsen nel 2020, accusandoli di aver raccolto illegalmente più di 1,3 miliardi di dollari in un’offerta di titoli non registrata vendendo XRP. La SEC ha, poi, ritirato le sue rivendicazioni contro Garlinghouse e Larsen a ottobre.
La reazione di Ripple
«Rispettiamo la decisione del tribunale e abbiamo la chiarezza necessaria per continuare a far crescere la nostra azienda», ha affermato il CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, in un post su X. «Come hanno affermato più volte i tribunali, le leggi sui titoli si applicano quando le aziende offrono e vendono contratti di investimento, indipendentemente dalla tecnologia o dalle etichette che utilizzano», ha controbattuto un portavoce della SEC in risposta alla sentenza.