Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, ha introdotto la legge marziale nel Paese. Come riassume Associated Press, ha accusato le opposizioni di simpatizzare per la Corea del Nord e di bloccare le attività del governo. In un intervento in televisione ha espresso l’obiettivo di «sradicare le forze filo-coreane e proteggere l’ordine democratico costituzionale». Da quando è entrato in carica nel 2022, la popolarità di Yoon Suk Yeol è calata e in Parlamento è l’opposizione a esprimere una maggioranza. Come si legge su Repubblica, 190 deputati su 300 hanno votato una mozione per chiedere la revoca della legge marziale.
Corea del Sud: la legge marziale riguarda le tensioni con la Corea del Nord?
Al momento sembra che la questione abbia a che fare con la politica interna. L’approvazione della legge di bilancio procede tra numerose difficoltà e dunque al momento pare che la legge marziale appena introdotta non abbia nulla a che vedere con minacce imminenti da parte della Corea del Nord.
Corea del Sud: dal K Pop alle serie Netflix
Negli anni la cultura sudcoreana si è diffusa anche in Occidente, complici i successi planetari di importanti produzioni. Dalle serie K drama disponibili sulle piattaforme streaming alla fama di gruppi musicali come i BTS, fino a Squid Game, la serie Netflix che tra poche settimane sarà disponibile online con la seconda stagione, la cui trama è ambientata in Corea.
Oltre alla cultura pop, il Paese ospita alcune delle più importanti realtà tecnologiche al mondo, a cominciare da Samsung. Tra i leader nazionali compaiono poi LG, SK Hynix e Nexon. In merito ai videogiochi ricordiamo infine che il settore degli esport è tra i più vivaci al mondo e il mercato gaming è il quarto per volumi (16,04 miliardi nel 2022).