In Italia tutti gli host di Airbnb dovranno rispettare l’obbligo di registrazione presso il Ministero del Turismo e di rimozione degli annunci sprovvisti del cosiddetto Cin, il Codice identificativo nazionale, a partire dal primo gennaio 2025. «Siamo lieti di continuare a collaborare con il Ministero del Turismo in questa fase di transizione dai codici regionali al codice identificativo nazionale, con l’obiettivo comune di un’implementazione agevole a beneficio degli host, delle città e del Paese», ha commentato Valentina Reino, Head of Public Policy di Airbnb Italia.
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Chi deve richiedere il Cin?
- I titolari o gestori delle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere definite ai sensi delle vigenti normative regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano;
- i locatori di unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche;
- i locatori di unità immobiliari ad uso abitativo destinate alle locazioni brevi ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96.
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Come richiedere il Cin?
Si può richiedere il Cin tramite la Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR), accedendo alla piattaforma bdsr.ministeroturismo.gov.it tramite SPID o CIE. Una volta controllati i dati relativi alla struttura o locazione di propria pertinenza, si procede con l’istanza.
Come si legge sul sito del Ministero del Turismo, Il termine per l’acquisizione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), obbligatorio per le strutture turistico-ricettive e gli immobili destinati a locazione breve o turistica, è stato posticipato al primo gennaio 2025 per dar modo a tutti di adeguarsi alla novità.
Airbnb, i nuovi adempimenti degli host dal 2025
Per quanto riguarda gli host che operano nell’ambito degli affitti brevi, Airbnb ha comunicato l’attivazione di una linea di assistenza, per far sì che tutti riescano ad adempiere ai nuovi obblighi. Questa iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Altroconsumo. Sempre Reino ha aggiunto:«Il CIN rappresenta una soluzione semplificata e più fruibile per gli host rispetto alle normative locali frammentate, e consentirà alle autorità di avere maggiore trasparenza sulle dimensioni dell’ospitalità in casa nelle diverse aree geografiche».