Tra il 2020 e il 2022 le startup finanziate hanno registrato una crescita dei dipendenti del 59%: se nel 2020 i dipendenti erano complessivamente 9.640, nel 2022 hanno superato le 15.300 unità. In particolare, nel 2021 sono stati generati 2.779 nuovi posti di lavoro, saliti a 2.940 nel 2022. Sempre in quell’anno, il 50% dei posti di lavoro era riconducibile alle scaleup. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla ricerca “Startup, scaleup e occupazione in Italia: impatto e trend”, realizzata dagli Osservatori Startup Hi-tech e Startup Thinking del Politecnico di Milano per Italian Tech Alliance.
Più crescono, più assumono?
Come emerge dallo studio, le startup che hanno ricevuto un round di finanziamento late stage (superiore a 15 milioni di euro) hanno registrato una crescita superiore rispetto a quelle che hanno ricevuto round di finanziamenti inferiori. Se si guarda infatti la media di dipendenti impiegati dalle startup cresce coerentemente in base al capitale raccolto: se i dipendenti in fase Pre-seed sono in media 7,3 nel 2022 (+24% rispetto al 2021) e 14, 1 in fase Seed (+28% sul 2021), ecco che nella fase Serie A crescono a 36,6 (+15% rispetto al 2021), fino ai 79,3 delle startup Late stage (+ 34% sul 2021).
Quante sono le dipendenti nel mondo startup in Italia?
Dalle interviste condotte alle scaleup italiane, emerge che nel 2023 il 30% dei collaboratori delle scaleup italiane era rappresentato da donne: sebbene resista il gender gap, che va corretto, la presenza femminile risulta in crescita rispetto al 2020 quando era al 24%. L’82% dei dipendenti delle scaleup intervistate ha almeno una laurea triennale, il 70% ha un background tecnico-scientifico, il 18% economico-manageriale e il 12% umanistico.
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Che canali usano le scaleup per assumere?
Per quanto riguarda i canali d’ingaggio, il 94% delle scaleup intervistate utilizza Linkedin per il recruiting, mentre il 63% ricorre a Career Service o fiere ed eventi, il 44% agli head-hunter, principalmente per profili senior. «Le startup non sono soltanto imprese giovani, innovative e ad elevata crescita, ma si confermano come uno dei principali motori dell’economia del nostro Paese, capaci di dare un contributo significativo alla creazione di nuovi posti di lavoro», ha dichiarato Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance.
Trattandosi di mercato del lavoro c’è anche il nodo delle competenze e del mismatch tra domanda e offerta. Molte scaleup lamentano difficoltà nella ricerca di figure neolaureate o senior con competenze tecniche, in particolare lato software. Dalla ricerca emerge anche la problematica nel reperire figure manageriali e commerciali che abbiano competenze o background in ambito tecnico e tecnologico.
Quanto guadagna un dipendente nel settore startup?
Gli ultimi dati che emergono dalla ricerca relativi allo stipendio medio lordo entry level delle startup riferiscono che si attesta a 27.700 euro. La totalità delle scaleup intervistate predilige contratti a tempo indeterminato per offrire una posizione stabile ed essere più attrattive. «I tassi di crescita della popolazione impiegata dalle startup superano quelli di tutte le altre categorie imprenditoriali, aziende e PMI, e sottolineano l’urgenza di favorire la conversione delle startup in scaleup. Questo passaggio è cruciale per raggiungere una prima maturazione dell’ecosistema startup italiano», ha concluso Antonio Ghezzi, Direttore Osservatorio Startup Hi-tech del Politecnico di Milano.