Niente secondo semestre per la misura pro pagamenti digitali
Il Governo Draghi ha deciso di bloccare l’operazione cashback per il secondo semestre dell’anno. A questo punto l’iniziativa lanciata per incentivare i pagamenti non in contanti durerà fino al 30 giugno. La decisione è stata presa dalla cabina di regia di Palazzo Chigi. Come si legge su Altroconsumo, dove vengono citati i dati della società Consap che gestisce i rimborsi e PagoPa, grazie al cashback sono stati effettuati 3,2 milioni di bonifici. Inaugurata lo scorso anno con un percorso sperimentale a Natale, questa iniziativa ha comportato oltre 220 milioni di euro di rimborsi (quasi 70 euro a persona, in media) a tutti quei consumatori che hanno scelto di non pagare in contante.
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Cashback: gli onesti e i furbetti
Per chi ha utilizzato di più il cashback è comunque ancora possibile centrare il superpremio da 1500 euro. Proprio in merito a quest’ultimo si sono verificate, però, spiacevoli pratiche che hanno visto non poche persone effettuare anche micro transazioni ripetute per aumentare le probabilità di vittoria. Nel frattempo #cashback è già un hashtag in tendenza su Twitter dove ci si divide tra i sostenitori e i critici della misura.
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Nonostante i passi avanti fatti negli ultimi tempi, complice anche il lockdown che ha spinto molte più persone a effettuare pagamenti digitali, a livello europeo l’Italia resta ancora nel gruppo di coda per quanto riguarda gli smart payment. Tra gli obiettivi del cashback c’era anche quello di avviare un cambio di cultura da parte dei consumatori e degli esercenti e tentare una delle strade possibili per contrastare l’evasione fiscale, uno dei più grandi macigni che grava sull’economia reale dell’Italia.