Le società che hanno acquistato cartone ondulato e scatole tra il 2004 e il 2017 possono richiedere il risarcimento dei danni subìti entro il 17 luglio, con procedimento da avviare davanti al giudice civile. I danneggiati hanno diritto a un risarcimento stimato tra il 15% e il 30% delle somme corrisposte a titolo di prezzo di acquisto del cartone ondulato. A ciò si aggiungono gli interessi maturati, la rivalutazione monetaria e il lucro cessante.
Cos’è questa storia del cartello del cartone?
I danni provocati dal ‘cartello del cartone ondulato’ sono frutto di un’intesa che ha coinvolto la quasi totalità dei produttori italiani di cartone ondulato, condannati dall’Agcm per aver posto in essere tra il 2004 e il 2017 un’intesa per definire i prezzi di vendita e i fermi degli stabilimenti produttivi ai danni degli scatolifici trasformatori.
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L’istruttoria dell’Agcm era stata avviata in seguito all’invio di una segnalazione da parte dell’Associazione Italiana Scatolifici, che rappresenta la categoria. La sanzione dell’Antitrust ammontava a 110 milioni di euro, somma successivamente rivista dopo i diversi gradi di giudizio di fronte al giudice amministrativo, che ha comunque confermato l’esistenza del cartello e l’illiceità della condotta dei cartellisti. Quanto agli effetti sul mercato, il danno complessivo è valutato non inferiore al miliardo di euro e potrebbe raggiungere i 2,5 miliardi di euro, secondo le stime della stessa associazione.