Prosegue il nostro percorso di ascolto dei vari soggetti dell’ecosistema dell’innovazione, preoccupati e delusi dalle novità contenute nella manovra 2025. Dalla web tax indiscriminata per tutte le aziende al 3% fino al prelievo sulle criptovalute, gli attori chiedono si intervenga al più presto.
«Ritengo che la webtax al 3% sia un errore generato dalla esigenza di fretta di pubblicare la Legge di Bilancio prima che le agenzie globali aggiornassero il rating sull’Italia – ha dichiarato a StartupItalia Gianmarco Carnovale, presidente di Roma Startup -. È una misura insignificante dal punto di vista del bilancio pubblico, un non senso sul fronte della competitività e credo anche dubbio sotto il profilo della costituzionalità perché basata sul fatturato. A mio avviso sarà velocemente rimossa dal testo nell’iter parlamentare insieme agli altri errori marchiani quali la tassa sulle cripto-attività e il tetto alle detrazioni nel quoziente familiare che, leggendo, sembra intervenire anche sugli investimenti produttivi».
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Il tempo per correggere questi errori presenti in manovra c’è e l’ecosistema confida che le prime rassicurazioni arrivino in settimana. «Normalmente errori simili – conclude Carnovale – si evitano dialogando con i ministeri competenti, ma come tutti sanno in questa occasione la Legge di Bilancio prodotta dal MEF non è stata vista da alcun Ministro prima della sua pubblicazione».