Potrebbe slittare di alcune settimane, da marzo ad aprile, il bonus auto che era invece previsto a partire dal 1 marzo. La ragione sarebbe da rintracciarsi nell’assenza dei pareri tecnici da parte dei ministeri di Economia, Ambiente e Infrastrutture. Sebbene il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, abbia già annunciato l’arrivo degli incentivi, il provvedimento non è ancora stato presentato in Consiglio dei ministri per l’approvazione finale. Dopodiché dovrà pronunciarsi anche la Corte dei conti, che dovrà dare il via libera e l’aggiornamento del portale sulle prenotazioni online.
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Lo slittamento del bonus auto
Le conseguenze dello slittamento del bonus auto sono un rallentamento nelle vendite, condizionate dall’approvazione degli incentivi. Le agevolazioni previste vanno da un minimo di 1500 euro sulle auto con una fascia di emissioni 61-135 g/km, relativa alle auto termiche e ibride prevalentemente dei segmenti A, B e C con rottamazione obbligatoria di una vettura Euro 4, a un massimo di 13.750 euro per l’acquisto di un’elettrica da parte di un acquirente con Isee familiare inferiore a 30 mila euro e rottamazione di veicolo Euro 0, 1 o 2.
Come richiedere il bonus auto
Il bonus auto, che si ottiene sulla base del prezzo finale della vettura, sulla quale viene decurtato l’incentivo statale, non va a sostituire lo sconto che in fase di acquisto le concessionarie garantiscono alla clientela. L’ incentivo statale andrà, infatti, detratto dal prezzo finale, chiavi in mano. Al bonus auto lo Stato ha destinato 793 milioni di euro, da cui andrà detratta la parte dei 570 milioni di euro già previsti per il 2024, prenotati al momento dell’entrata in vigore della riforma. Dei 703 milioni, 240 andranno alla prima fascia (detratti quelli che risulteranno prenotati); 150 alla seconda fascia e 403 alla terza, a cui andranno tolti 120 milioni già stanziati e prenotati.
I termini del bonus auto
Dalla richiesta del contributo all’inserimento della targa nel processo di immatricolazione dovranno passare massimo 270 giorni, pena la decadenza dell’incentivo. Inoltre, il governo ha confermato il limite massimo di prezzo di listino, Iva esclusa:
- 0-20 g/km: 35 mila euro (equivalenti a 42.700 Iva compresa);
- 21-60 g/km: 45 mila euro (equivalenti 54.900 Iva compresa);
- 61-135 g/km: 35 mila euro (equivalenti a 42.700 Iva compresa)
Al momento della sottoscrizione del contratto, l’acquirente dovrà firmare una dichiarazione di presa d’atto del requisito del mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 12 mesi. In caso di vendita prima del termine, bisognerà, invece, restituire il contributo ricevuto.