ARERA prova a frenare gli operatori “furbetti” di luce e gas con una delibera approvata che punta a tutelare i consumatori sui contratti. In particolare, le modifiche alle condizioni contrattuali, d’ora in poi, dovranno essere comunicate chiaramente su un supporto durevole e possibilmente tracciabile e con un preavviso non inferiore a 3 mesi (1 solo se la variazione va a vantaggio del cliente). Ma che succede nel caso in cui l’operatore non rispetti la normativa?
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Bolletta, che succede se l’operatore non rispetta i tempi?
In caso di mancato rispetto di tempistiche e modalità, le nuove condizioni non potranno essere applicate (art. 13, c. 11), e il consumatore avrà anche diritto a un indennizzo di 30 euro. ARERA specifica anche che la comunicazione dei cambiamenti contrattuali non può avvenire insieme ad altre, ma separatamente e tramite lettera, meglio se raccomandata, o PEC. Dovrà, quindi, utilizzare un supporto durevole, meglio se tracciabile.
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Cosa cambierà nel contratto?
Nella notifica dei cambiamenti deve essere espresso chiaramente, fin dalle prime righe dell’oggetto, che si tratta di un “aumento” del prezzo della fornitura. L’uso della raccomandata cartacea o PEC conviene anche all’operatore, perché sarà lui a dover dimostrare di essere stato sollecito nella comunicazione spettando proprio a lui l’onere della prova, in caso di contestazioni sulla validità delle variazioni. Le nuove linee guida entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2025.