Ogni ecosistema, si sa, parte dall’abitare. E dove ci sono le startup c’è casa, ma la capitale, come Milano, sta diventando sempre più cara. In vista di SIOS24 Summer, l’appuntamento con il nostro Open Summit previsto a Roma il 20 giugno, abbiamo fatto il punto sul mercato immobiliare romano con un ospite d’eccezione: Blasco Pulieri, uno dei protagonisti romani del noto programma televisivo “Casa A Prima Vista“ in onda su Real Time con la nuova stagione. Nella capitale un appartamento di 50 metri quadri in periferia non si trova a meno di 700 euro al mese, mentre per una stanza doppia in condivisione si parte da 350 euro mensili. E se si preferisce avvicinarsi al centro, i prezzi salgono anche di 200 euro (fonte: banca dati Agenzia delle Entrate). Roma segue le orme di Milano per quanto riguarda il caro case. E non è solo il mercato degli affitti a aver subito i rincari, ma anche quello delle compravendite. Almeno per il momento, le proteste da parte degli universitari della Sapienza, che hanno fatto seguito a quelle degli studenti del Politecnico di Milano, a ben poco sono valse. Ma anche il mercato capitolino seguirà la direzione di quello meneghino? E che cosa aspettarsi dalla Capitale? Ne abbiamo parlato, appunto, con Blasco Pulieri, ma prima di svelarvi che cosa ci ha detto, andiamo alla scoperta di un po’ di dati che interessano il mercato romano.
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Caro case a Roma
Nel Lazio, le residenze regionali a disposizione degli studenti sono di molto inferiori rispetto alla domanda: 3000 posti nell’intera regione quando i fuori sede sono oltre 10 volte tanto solo a Roma. Alla Sapienza, su oltre 110mila iscritti, almeno il 30% sono fuori sede, italiani o stranieri. Oltre a questi, ce ne sono almeno altri 10mila iscritti alle università pubbliche della Capitale, senza contare quelle private, e, chiaramente, non tutti possono permettersi di vivere a Roma. Ma ad accusare il caro prezzi non sono solo gli affitti: anche i prezzi di acquisto delle case sono saliti, dello 0,7% nei primi sei mesi del 2023, dopo un decennio in calo. Nella Capitale si sta registrando una vera e propria corsa all’acquisto di case, ma come mai? Al prossimo Giubileo sono attese decine di milioni di persone in cerca di una stanza. E secondo le stime, una casa comprata su 5 diventerà un bed and breakfast o una casa vacanze. Insomma, ora si compra per investire, ma post Giubileo quale sarà il trend di mercato? Ce lo ha spiegato Blasco Pulieri.
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A tu per tu con Blasco Pulieri
Blasco, prima di tutto, raccontaci un po’ di te: come è nata questa passione per l’immobiliare?
La mia prima esperienza in questo settore è stata nel 2004, quando lavoravo nell’agenzia Toscano. Il mercato del real estate mi ha sempre affascinato, anche se ho fatto un percorso di studio e lavoro un po’ altalenante. A 30-31 anni mi sono detto: “Cerchiamo di tirare le fila”. Un mio amico aveva un’agenzia immobiliare proprio sotto casa mia e lì mi sono stanziato. La TV è arrivata poi, inaspettatamente, tramite la proposta di una conoscente di un mio collega, ma sono molto contento che sia riuscito a conciliare le mie dure passioni più grandi: quella per la comunicazione e quella per il mercato immobiliare. Adesso mi mancano soltanto le barche a vela! (ndr risata)
Come hai vissuto (e stai vivendo) l’avvento delle nuove tecnologie in questo settore?
Questo mercato per anni è rimasto fermo da un punto di vista tech, poi è cambiato un po’ il paradigma sia di vendita che di affitto: una volta si prendevano gli appuntamenti, adesso si fa praticamente tutto online fino a quando il potenziale cliente non decide di andare a visitare la casa di interesse. Grazie a particolari software, si può far valutare la propria casa in 5 minuti: tutto questo un tempo era impensabile. In mezzo ci sono tanti modelli ibridi, tant’è che ancora oggi c’è chi va di casa in casa a citofonare, come era usuale anni fa.
Quindi, la figura del content creator secondo te è centrale in questo comparto?
Direi assolutamente si. Sia il content manager che il content creator sono sempre più importanti nel real estate. Il content creator e manager oggi è colui che media tra l’agenzia immobiliare e il cliente. E io sono favorevole ai vantaggi offerti dall’AI, che nel nostro settore viene adoperata per fare il “lavoro sporco”, ovvero nella creazione di contenuti, testi o altro. Con l’intelligenza artificiale si possono creare testi specifici per i portali immobiliari, ad esempio. In questo, così come in altri lavori, in cui non c’è bisogno di quella scintilla creativa, è un’implementazione utile che serve anche per l’analisi dei dati e dei parametri che vengono usati per migliorare le campagne marketing.
Quali sono le tue impressioni sul programma a cui prendi parte?
In ogni puntata di “Casa A Prima Vista” ci siamo sempre divertiti molto. C’è stato, sin da subito, un clima gioioso, allegro, e molto familiare tra noi colleghi. E con il “senno di poi” posso dire che le basi per il successo c’erano tutte. Molto lo si deve anche al grande lavoro che c’è “dietro le quinte” e che è fatto da veri professionisti della televisione: dalla produzione alla regia ai tecnici agli autori ecc…
Parlando del mercato immobiliare romano, come pensi che si evolverà?
Il mercato di Roma è molto maturo: ha al suo interno tanti piccoli mercati e adesso ci troviamo nella condizione per cui se un mercato si ferma o rallenta, al contempo ce n’è un altro che raddoppia la velocità. Indubbiamente c’è il problema dei mutui, con i tassi che sono esplosi. Chi aveva liquidità a disposizione ha iniziato a investire in case piccole, principalmente per utilizzarle come case vacanze o bed and breakfast. In questo momento, a Roma non ci sono case in affitto se non a prezzi folli. E il motivo è da rintracciarsi anche nel Giubileo in vista.
Secondo te, gli studenti potranno continuare a vivere a Roma?
Non saprei, si sta creando una condizione per cui credo che anche post Giubileo i prezzi non scenderanno, e di conseguenza saranno sempre meno gli studenti che verranno a studiare qua. Con il nuovo decreto salva-casa, d’altro canto, diverse situazioni si sbloccheranno e questo dovrebbe aumentare l’offerta immobiliare e agire sul prezzo delle case. Ma se ne riparlerà finito il Giubileo. Si potrebbe pensare a legislazioni più severe: ad Amsterdam, per esempio, è vietato costruire nuovi alberghi, in Australia, invece, non si può più comprare nei centri storici.
Infine, che rapporto hai con i social?
Li utilizzo tantissimo, è anche un tema di personal branding. I social ti aiutano a creare un rapporto di fiducia con i tuoi followers che potrebbero diventare anche tuoi potenziali clienti. Sono vetrine che si hanno a disposizione per comunicare se stessi, far conoscere il proprio lavoro e guadagnare sempre più autorevolezza. Oggi sono strumenti fondamentali per chi fa questo mestiere.