Una settimana fa il mondo iniziava a commentare la vittoria di Donald Trump, il nuovo presidente eletto negli Stati Uniti. Nel frattempo non festeggiavano soltanto gli azionisti di Tesla – Elon Musk si è rivelato prezioso nella campagna elettorale del tycoon – ma anche chi possiede Bitcoin. La criptovaluta più famosa ha iniziato a crescere, toccando nuovi all time high. Mentre stiamo scrivendo l’asset sfiora i 90mila dollari, cifra che segnerebbe un nuovo storico traguardo.
Cosa c’entra Trump con il rally di Bitcoin
Non è ovviamente facile collegare l’andamento di una criptovaluta come Bitcoin con la vittoria di Donald Trump. D’altra parte è possibile interpretarne l’andamento alla luce della vittoria del repubblicano, un politico che soltanto recentemente ha deciso di abbracciare la criptovaluta di Satoshi Nakamoto. Nel 2024 ha partecipato alla Bitcoin Conference, dicendo che il suo piano, una volta di nuovo alla Casa Bianca, è garantire che gli Stati Uniti diventino «la capitale cripto del pianeta».
Opportunismo elettorale? Bisognerà vedere se le promesse saranno mantenute. Nel caso tuttavia in cui gli USA dovessero istituzionalizzare questo asset – ci stanno già pensando colossi come BlackRock – è possibile che una simile politica economica venga imitata altrove nel mondo. Nel frattempo in Italia chi ci ha investito auspica che l’emendamento per togliere la tassa al 42% proposta in manovra venga approvato.
Cosa farà Trump con Bitcoin?
Qualche anno fa il principale sostenitore di Trump, Elon Musk, ha investito 1,5 miliardi di dollari di Tesla in Bitcoin, salvo poi puntare il dito contro la criptovaluta perché, a suo dire, inquinerebbe troppo per quanto riguarda il mining. Ma era il 2021: oggi l’uomo più ricco del mondo è allineato con il neo presidente rispetto alla visione sul cambiamento climatico (sono, per dirla con un eufemismo, scettici).
Come riporta il sito Atlas21, Trump ha promesso che in caso di vittoria avrebbe licenziato il capo della SEC (la Consob americana) Gary Gensler, che più volte si è scontrato con l’ecosistema delle criptovalute. «Bitcoin è come l’industria dell’acciaio di cento anni fa – ha detto il tycoon alla Bitcoin Conference – Penso che sia solo all’inizio. In soli 15 anni, Bitcoin è passato da un’idea pubblicata anonimamente su un forum online a diventare il nono asset più prezioso al mondo. È già più grande di Exxon Mobil e presto supererà l’intero mercato dell’argento. E un giorno, probabilmente, supererà anche l’oro». In prospettiva la competizione con la Cina si giocherà anche sul terreno del mining.