Come da manovra 2025, l’assegno unico per i figli rimane uno dei principali elementi di supporto economico riservato alle famiglie (in estate era circolata sulla stampa l’ipotesi di una modifica, poi smentita). Come espresso sul sito dell’Inps si tratta di «un sostegno economico per le famiglie con figli a carico attribuito per ogni figlio» fino al 21esimo anno di età. In caso di figli con disabilità non ci sono limiti di età.
Come fare domanda per l’assegno unico?
La domanda può essere fatta sul portale Inps o presso un patronato. Online è richiesta una delle credenziali per accedere ai servizi della PA come SPID o CIE. Per poter calcolare la cifra mensile a cui si ha diritto nel 2025 bisogna avere l’Isee 2023, altrimenti si otterrà la cifra minima (57 euro). Essendo universale, l’assegno unico non ha limiti di reddito e qualsiasi famiglia può richiederlo.
Come rinnovare l’assegno unico nel 2025?
Per le famiglie che già percepiscono l’assegno unico, il rinnovo per il 2025 deve essere effettuato entro il 28 febbraio. Basterà inserire l’Isee 2023 per aggiornare l’importo mensile. In caso contrario verrà riconosciuto l’importo minimo. Se comunque aggiornato entro il 30 giugno l’Inps riconoscerà in seguito tutti gli arretrati.
Le novità sull’assegno unico nella manovra 2025
Anzitutto l’importo non rientra più nel calcolo dell’Isee. Ricordiamo che la misura non è incompatibile con il bonus nido. La procedura online è stata poi semplificata per la gestione ad esempio del subentro nel caso di decesso di uno dei genitori e non bisogna presentare una nuova domanda.