La Guardia di Finanza ha sequestrato 121 milioni di euro ad Amazon Italia Transport, società controllata dal colosso dell’ecommerce. Tre dirigenti e l’azienda stessa risultano sotto indagine. L’accusa è di frode fiscale con l’inchiesta che parla di «serbatoi di manodopera», con un presunto sistema attraverso il quale le società si garantiscono «tariffe altamente competitive», con tanto di «sfruttamento del lavoro».
Amazon, cosa sta succedendo
L’indagine riferisce di «una complessa frode fiscale derivante dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale (Amazon, ndr) del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all’emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti».
Secondo l’indagine la società controllata da Amazon «attraverso i propri dispositivi tecnologici esercita poteri direttivi organizzando di fatto l’attività complessiva di distribuzione e consegna merci, compresa quella relativa alla cosiddetta consegna ‘di ultimo miglio’ in apparenza appaltata”, ma “esercitando direttamente nei confronti dei singoli corrieri, formalmente dipendenti dai sopra citati fornitori, i poteri specifici del datore di lavoro”, pure nel “controllo del loro operato”. Si tratta dunque di un controllo digitale dei lavoratori.