La situazione per le aziende dell’imprenditore sudafricano è alquanto movimentata. E ora gli ex vertici dell’uccellino blu chiedono più soldi
Il caso delle telecamere delle Tesla utilizzate da un gruppo di dipendenti per rubare immagini e filmati di clienti e persone per farne meme sulle chat aziendali si è aggiornato con il lancio di una class action. A lanciarla è stato Henry Yeh, proprietario di una Model Y che lamenta una situazione grave di violazione della privacy. I dipendenti, si legge sul documento, «hanno fatto circolare registrazioni in situazioni private e imbarazzanti, senza il loro consenso». Come vi abbiamo raccontato, questa situazione da Grande Fratello dimostra quanto in diversi casi negli ultimi anni dipendenti della società abbiano scelto di rubare immagini e filmati per uno sconveniente divertimento tra colleghi.
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Ma per Elon Musk i problemi non finiscono qui. Diversi ex dipendenti di Twitter, tra i quali anche l’ex amministratore delegato Parag Agrawal, hanno fatto causa alla società dopo esserne stati licenziati nei mesi scorsi, poco dopo l’acquisizione di Twitter da parte di Musk per 44 miliardi di dollari. Il motivo è che Twitter dovrebbe loro oltre 1 milione di dollari per le spese legali sostenute mentre lavoravano per l’azienda e hanno dovuto rispondere alle richieste del Dipartimento di Giustizia e della Securities and Exchange Commission. Va aggiunto che gli ex vertici, una volta licenziati, hanno ricevuto una buona uscita da 100 milioni di dollari.
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La situazione per le aziende di Musk è alquanto movimentata. Su Tesla, principale società automotive al mondo nel campo dell’elettrico, le attenzioni sono alte da anni, con gli investitori sempre attenti a ogni dichiarazione di Elon Musk. Per Twitter, dopo l’acquisizione dell’autunno scorso, la situazione è delicata e le cause sono diverse, come quella in Germania dove le autorità punterebbero a multarla per non essersi opposta alla diffusione dell’hate speech.