Chiunque lo può testare, gratuitamente, registrandosi sul sito di OpenAI
ChatGPT è stato lanciato pochi giorni fa da OpenAI e ha superato in poco tempo il milione di utenti. Si tratta di un chatbot che sfrutta l’intelligenza artificiale per rispondere agli stimoli di persone su una quantità notevole di argomenti. Al momento è possibile registrarsi sul sito e utilizzare questo tool gratuitamente per la fase di ricerca in corso, per rendersi conto dei passi avanti che, anno dopo anno, l’AI sta compiendo. Tra stupore, scetticismo e legittimi timori. “Abbiamo addestrato un modello chiamato ChatGPT – spiegano dalla società – che interagisce in modo colloquiale. Il formato di dialogo consente a ChatGPT di rispondere a domande successive, ammettere i propri errori, contestare premesse errate e rifiutare richieste inappropriate”.
AI is getting really good https://t.co/OwQgDi4wun
— Elon Musk (@elonmusk) December 1, 2022
Tra i primi a postare il proprio commento su ChatGPT è stato Marc Andreessen, cofounder di Andreessen Horowitz, uno dei fondi di venture capital più importanti al mondo. Nel suo tweet (pubblicato qui sopra) ha inserito il risultato della sua richiesta all’intelligenza artificiale: le ha chiesto di abbozzare una sceneggiatura tra un giornalista del New York Times e un imprenditore della Silicon Valley che stanno discutendo sul tema del free speech. Il post è stato ricondiviso da Elon Musk, il nuovo Ceo di Twitter, che ha commentato: «L’intelligenza sta diventando davvero brava».
The striking thing about the reaction to ChatGPT is not just the number of people who are blown away by it, but who they are. These are not people who get excited by every shiny new thing. Clearly something big is happening.
— Paul Graham (@paulg) December 2, 2022
Un altro protagonista dell’ecosistema dell’innovazione statunitense, Paul Graham, ovvero il fondatore dell’acceleratore Y Combinator, ha espresso la propria opinione in merito a ChatGPT: «La cosa che colpisce della reazione a ChatGPT non è solo il numero di persone che ne sono rimaste entusiaste, ma chi sono. Non si tratta di persone che si entusiasmano per ogni novità scintillante. È chiaro che sta accadendo qualcosa di grande». Il trend dell’intelligenza artificiale e della sua applicazione al linguaggio è destinato a rafforzarsi anche nel 2023 secondo gli esperti, con tecnologie in grado di essere sempre più credibili.
Nel giugno del 2022 aveva fatto notizia LaMDA, un programma di intelligenza artificiale sviluppato dall’ingegnere di Google, Blake Lemoine, secondo il quale la macchina era riuscita ad essere consapevole di se stessa. Ma può davvero l’AI avere una coscienza? Gli esperti sono rimasti cauti rispetto a una simile conclusione. Fatto sta che simili modelli di linguaggio stanno ormai uscendo dai laboratori, finendo con l’affascinare (e il preoccupare) l’opinione pubblica globale.
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C’è chi si è anche divertito, chiedendo a ChatGPT di scrivere dieci tweet che nemmeno Elon Musk oserebbe postare. Lo ha fatto Chris Anderson, a guida di TED, il format noto in tutto il mondo per come diffonde idee e contenuti che ispirano. Da parte sua Musk è rimasto saldo nella propria opinione sull’AI: come aveva detto anni fa, lui teme che l’intelligenza artificiale possa un domani arrivare a dominare l’uomo. Da qui il suo impegno con Neuralink, una delle sue startup che proprio di recente ha annunciato l’avvio entro i prossimi sei mesi dei test dei chip nel cervello umano.
Hopefully @elonmusk doesn't see this…. #ChatGPT pic.twitter.com/hX0zf7ICyn
— Chris Anderson (@TEDchris) December 5, 2022
ChatGPT is scary good. We are not far from dangerously strong AI.
— Elon Musk (@elonmusk) December 3, 2022