Skiddi è un micro-trolley per sci in plastica riciclata del peso di 86 grammi e delle dimensioni poco inferiori rispetto ad un normale portafogli. È concepito per essere collocato direttamente in tasca e cambierà la vita a 105 milioni di sciatori nel mondo.
“Ciao, mi chiamo Sergio e amo sciare!” Così si apre la campagna crowdfunding di Skiddi, su kickstarter. Un inizio semplice, autentico. Soprattutto chiaro. E queste sono tutte qualità che si possono ritrovare in questo oggetto di piccola dimensione ma, credetemi, dal potenziale smisurato. Un prodotto che potrebbe diventare, in breve tempo, il miglior amico degli sciatori.
Come avviene di solito in questi casi, Skiddi nasce dal desiderio di risolvere un problema vissuto in prima persona. Quello di dover trasportare, per metri e metri, gli sci sulle spalle. Quei tragitti brevi che, per colpa di talune scomodità, risultano essere molto più faticosi di quanto potrebbero esserlo in realtà. Avete mai provato a trasportare il vostro paio di sci dal parcheggio all’impianto di risalita? Ecco, stiamo parlando proprio di quel pezzo di strada che costa una quantità spropositata di energie. Un disagio che grazie a Skiddi può subire una totale metamorfosi e diventare un’amena e panoramica passeggiata prima della discesa vera e propria.
È un incontro speciale, quello con la stampa 3D, a portare Sergio Pedolazzi, 31 anni, ingegnere appassionato di nuove tecnologie, alla svolta. Un incontro, approfondito insieme al product design Enzo Nesi, che ha permesso di trasformare una buonissima idea in un prodotto definitivo e perfettamente funzionante: «Ho cominciato a fare i primi schizzi e disegni realizzando prototipi con qualsiasi materiale di fortuna. Avrò cambiato forma e dimensione una decina di volte e con risultati orribili e mal funzionanti finché, leggendo un articolo su un giornale, ho scoperto l’esistenza delle stampanti 3D. È stata la svolta» ha dichiarato a MakeTank, dopo essere arrivato terzo al concorso DesignWeMake.
Come funziona Skiddi
Skiddi è un micro-trolley in plastica riciclata, disponibile in cinque colori, del peso di 86 grammi e delle dimensioni poco inferiori rispetto ad un normale portafogli. È concepito per essere collocato direttamente in tasca ed essere così pronto, quando necessario, all’uso immediato. Grazie al suo design innovativo si aggancia alla parte terminale di tutti gli sci oggi in commercio, senza escludere quelli per i fuoripista o quelli dedicati al freestyle. È stato realizzato grazie all’utilizzo di una stampante open source ed è un progetto interamente “Made in Italy”.
Skiddi permette di prestare più attenzione nell’evitare buche, scivolamenti o scontri con altri sciatori e consente di trasportare più comodamente tutti i bagagli di cui si ha bisogno. Inoltre, vista la sua semplicità, può essere usato anche dai bambini in tutta sicurezza. «Ho capito che era l’idea giusta» dice Sergio «quando ho iniziato a utilizzarlo e diversi sciatori mi hanno chiesto dove l’avessi acquistato». Skiddi è stato realizzato anche grazie al supporto dell’incubatore D-Namic, che ha sede a Brescia, Gerenzano (Varese) e in California.
La campagna su Kickstarter
Partita da qualche giorno ha già raccolto quasi un terzo della cifra totale richiesta pari a 10.000 dollari. Ogni sostenitore può già prenotare il proprio Skiddi al prezzo di 35 dollari (circa 30 euro) comprese le spese di spedizione e una pratica scatola in cui conservarlo (dopo i primi 300 si salirà a 39 dollari).
Le fasi di produzione inizieranno appena la campagna sarà conclusa e la consegna è prevista per la prossima stagione sciistica: «Un progetto ambizioso, visto che si rivolge – in lingua inglese – a una platea potenziale di 105 milioni di sciatori nel mondo, di cui 28 milioni stanno in Europa».