Il nome è inglese, la sede è a Londra, e anche le protagoniste provengono per lo più dal mondo anglosassone. Il cervello dietro all’operazione, però, è quello dell’italiana Eliana Salvi, 31 anni. E parteciperà a Shark Tank Italia
Le vedi spesso passare, coi loro trolley colorati, in varie parti del mondo. Sono quasi sempre donne in carriera: eleganti, istruite, non di rado meglio preparate dei colleghi maschi. Con disponibilità di denaro, e la passione per i viaggi. Sono, insomma, il sogno di ogni esperto di marketing, in cerca di un pubblico di fascia alta, e non sfigurerebbero in una puntata di Sex&theCity. Sono anche le clienti – o meglio la community – di una startup un po’ particolare, Pinktrotters. Giovedì 4 giugno l’idea sarà presentata agli investitori di Shark Tank Italia, format televisivo in onda su Italia 1.
Il nome è inglese, la sede è a Londra, e anche le protagoniste provengono per lo più dal mondo anglosassone. Il cervello dietro all’operazione, però, è quello dell’italiana Eliana Salvi, 31 anni, la prima parte dei quali passati ad Ascoli Piceno, il resto in giro per il mondo. “Fino al 2013 – mi racconta al Pioneers Festival di Vienna, dove si è recata per presentare la startup – ero la manager finanziaria di una multinazionale di sigarette, facevo cose molto legate ai numeri. Ma era un mondo un po’ freddo, che non mi apparteneva”.
Il mondo dell’imprenditoria digitale offre diverse opportunità per cambiare vita, ma bisogna imparare, darsi da fare. “Ho imparato da sola, per prove ed errori, è stata abbastanza dura: la mia idea era quella di fare qualcosa al femminile, che nascesse dalle esigenze e dalle passioni mie e delle mie amiche”.
Viaggiare da sole è bello, ma a volte può essere pesante, se non si ha nessuno con cui condividere l’esperienza.
“Era un bisogno che avevo spesso quando viaggiavo per lavoro e non volevo affidarmi all’uomo di turno, il cui obiettivo è sempre quello. È quello che mi raccontavano che succedeva ad altre: magari volevano organizzare una vacanza, ma le amiche di sempre erano sposate, con figli, e non si trovava nessuno con cui partire”.
L’unione fa la forza, si dice; in questo caso fa anche il fatturato. Il modello di business di Pinktrotters è semplice e redditizio. Si va dai programmi di affiliazione con brand come Ford e Loreal, al product placement offline, ossia alla vendita di prodotti o servizi convenzionati nel corso dei viaggi. Un po’ quello che succede con i viaggi in comitiva, quando la guida ti porta nel negozio di cui è amica e che gli dà una provvigione, ma in versione decisamente più glamour.
Per le ragazze (o donne, il target è 25-40) della community è una manna. C’è bisogno di una macchina? c’è la casa automobilistica che ne mette a disposizione gratis una, per la durata del viaggio, in cambio di visibilità sui social network. Oltre a ciò, le giramondo in rosa possono scambiarsi dritte, avere informazioni, e godersi il meglio di ogni città dove vanno.
I soldi fatti fin da subito
Funziona? Funziona. Tanto che Salvi ha iniziato a guadagnare fin da subito e si è sempre auto-sostenuta economicamente, senza aiuti esterni; fino a qualche tempo fa, quando a seguito di un programma di accelerazione durato quattro mesi, H-Farm ci ha investito.
Concorrenti, per questo tipo di segmento di mercato, ce ne sono pochi, “ci sarebbe ASmallWorld (un social network esclusivo) – dice Eliana – ma è meno mirato e a pagamento. Poi c’è un’azienda americana, The Every Girl, che ha un modello simile al nostro, ma non focalizzato sui brand”.
Di italiane che usufruiscono del servizio ce ne sono ancora poche, ma le cose potrebbero cambiare presto. “In Italia siamo ancora un po’ legati agli affetti storici e poco inclini a buttarci in esperienze dove si conoscono persone nuova ma questa tendenza sta arrivando anche in Italia dunque mi aspetto che Pinktrotters abbia un ampio mercato anche qui”.
La resistenza è dovuta sopratutto a retaggi culturali. “All’estero aggiunge Eliana – donne sposate, con figli, si prendono il loro tempo libero con amiche tranquillamente, l’uomo supporta molto di più la libertà femminile e compensa facendo l’uomo di casa; in Italia…buonanotte”.