La piattaforma siamosoci.com ha presentato a Smau il nuovo progetto in cui gli investitori sono gli acceleratori
(Comunicato Stampa) 23 ottobre 2015 – Dario Giudici, presidente di SiamoSoci, ha presentato il nuovo progetto Club Acceleratori, un’occasione per chi desidera entrare nel mondo degli investimenti in startup, pur senza esserne esperto.
«Un’opportunità per perfezionare l’obiettivo a cui lavoriamo dal 2011 – ha dichiarato Giudici – attirare il capitale privato verso l’imprenditoria innovativa, in collaborazione con i nostri partner su tutto il territorio».
I quattro anni di esperienza di SiamoSoci nel fund raising per le startup e le aziende non quotate hanno messo in moto sempre nuove idee per dare vita a soluzioni di investimento alternative ai privati. Club Acceleratori è una di queste, nata dal desiderio di rendere accessibile ciò che prima non lo era, in particolare le organizzazioni esponenziali di cui parla Salim Ismail nel suo saggio “Exponential Organizations: il futuro del business mondiale”.
«A caratterizzarle – ha spiegato Dario Giudici – la loro capacità di crescita: non lineare ma, appunto, esponenziale». Questi tipi di organizzazione hanno diversi elementi attrattivi: i tempi di crescita rapidi grazie alle tecnologie in accelerazione, la riduzione esponenziale dei costi, e l’accesso a mercati più ampi, il raggiungimento di valutazioni enormi in temi rapidi: tutti sono però controbilanciati dalla loro inaccessibilità agli investitori.
Chi possiede i capitali, però, è naturalmente attratto da queste caratteristiche. Le organizzazioni con questi requisiti, in Italia, sono accessibili attraverso l’ecosistema startup, attualmente formato – nel nostro Paese – da 4705 startup iscritte al registro delle imprese innovative, 120 investitori istituzionali e 33 incubatori certicati.
Per questo la piattaforma siamosoci.com ha avuto sempre come obiettivo quello di mettere in contatto startup e potenziali investitori, e in questi anni ha perfezionato sempre più le proprie proposte. SiamoSoci ha raggiunto grandi risultati grazie alle cordate dei business angel che si riunivano per investire in una singola startup: più di 15.000 utenti iscritti alla piattaforma, più di 1500 business angel, 49 startup che hanno trovato capitale, 12 milioni di euro investiti.
«Ma non abbiamo voluto fermarci qui – ha spiegato Giudici – e abbiamo proseguito il nostro cammino tenendo presente le richieste dei business angel, in particolare quelle relative alla selezione e alla diversificazione delle startup su cui investire. Per questo sono nati i Club, in cui la selezione, l’attivazione dell’investimento e la sua gestione vengono rimandate a esperti di settore».
Dopo l’esperienza di Club Italia Investimenti 2 e Club Digitale, che secondo il progetto europeo Startup Europe sono nella top 20 degli investitori più attivi in Italia, è nato quindi Club Acceleratori, in cui gli esperti sono gli acceleratori d’impresa e assumono il rischio insieme agli investitori, con una diversificazione del rischio per lo stesso ammontare investito.
Gli acceleratori vedono il loro stesso capitale, una volta investito sulle startup dei loro programmi di accelerazione, moltiplicarsi per cinque grazie all’apporto degli investitori privati. Una scelta derivata dall’esperienza concreta con i Club che grazie a questa struttura hanno dato ottimi risultati, portando capitale a più di 70 startup per un totale che supera i 10 milioni di euro, e garantendo allo stesso tempo agli investitori una maggiore possibilità di successo.