Si chiama Let’s Weed ed è una rete di medici e farmacie disposti a prescrivere e vendere la cannabis a scopo terapeutico. Nasce da tre ragazzi di Lecce
(Comunicato Stampa) – Il modo migliore per iniziare a fare qualcosa è smettere di parlare ed iniziare a fare.
Così parlava Walt Disney, il padre della celebre compagnia cinematografica americana ed è un messaggio che risuona molto forte nella testa di chi le cose le vuole cambiare davvero, o almeno ci prova. In ambito medico Antonio Pierri e Stefano Rosato, ingegnere gestionale il primo ed analista programmatore il secondo, hanno ben chiaro l’obiettivo da raggiungere: “aiutare le persone a vivere meglio ed essere più felici”.
Let’s Weed, così si chiama la piattaforma web creata dai due trentenni, mira a raggiungere proprio questo scopo e si rivolge in particolar modo ai pazienti affetti da patologie gravi quali Sclerosi Multipla, Parkinson, Sla, Tumore, ma anche da disturbi meno gravi quali Asma, Ansia e Dolore Cronico.
Il progetto si colloca perfettamente in mezzo tra il bisogno di ridurre gli eccessivi costi del sistema sanitario italiano e quello di trovare un’alternativa più efficiente all’assunzione di decine di farmaci dagli effetti collaterali devastanti.
L’alternativa esiste e si chiama Cannabis Terapeutica.
Lo Stato italiano la importa dall’Olanda e ne consente la vendita solo dietro prescrizione medica e in apposite farmacie.
La quantità importata però è estremamente insufficiente e milioni di pazienti non possono seguire questo tipo di terapia anche per la mancanza di una legge che regolamenti la produzione interna di Cannabis per uso Terapeutico. Molti medici, inoltre, sono poco informati o scettici e trovarne uno in grado di effettuare una prescrizione è veramente difficile.
Se ottenere l’importante autorizzazione risulta difficile, allora ottenere il prezioso farmaco in modo legale e sicuro è praticamente impossibile.
In tutto il territorio nazionale sono solo un centinaio le farmacie che dispensano il farmaco e ancor meno quelle in grado di preparare prodotti galenici come olio, creme e bustine da infuso.
LetsWeed.com è pensato per aiutare le persone a vivere meglio ed essere più felici, offrendo servizi di supporto gratuiti e di qualità.
Una mappa interattiva ed un sistema di geolocalizzazione permettono di trovare rapidamente il medico che effettua le prescrizioni e la farmacia più vicina a casa.
Al momento la piattaforma è online in una versione di anteprima e viene data la possibilità di registrarsi per prenotare un account e provare il sito in una versione Beta che avverrà il prima possibile.
La registrazione è semplice e veloce e basta andare sul sito ed inserire un indirizzo email valido.
Gli account serviranno anche a diversificare i servizi in base al tipo di patologia trattabile con la Cannabis e così il paziente potrà accedere ad un aiuto concreto e mirato in base alle sue necessità.
Il sito è stato letteralmente preso d’assalto e in pochissimo tempo ha già raccolto moltissime registrazioni tra cui quella del Dott. Paolo Poli primario della U.O. Terapia del Dolore di Pisa e Giampaolo Grassi ricercatore del CRA di Rovigo.
Anche Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, ha preso contatto con i 2 giovani fondatori per congratularsi dell’iniziativa e un’importante società di Los Angeles ha già mostrato un primo segnale di interesse.
Let’s Weed, il cui nome è un’esortazione ad abbattere gli ostacoli che limitano l’accesso alla Cannabis Terapeutica, collabora anche con Lapiantiamo.it per ovviare alla scarsità di farmaco importato dall’Olanda e che costringe i pazienti ad interminabili attese.
La proposta di cui Lapiantiamo.it è pioniere è un progetto concreto e già avviato che mira a produrre in Italia Cannabis Terapeutica di alta qualità con l’aiuto di un team di biologi, ricercatori, medici ed agronomi.
Produrre in Italia ciò che adesso viene importato dall’Olanda significherebbe garantire al paziente un prodotto di alta qualità, ad un costo enormemente più conveniente e sempre disponibile.
La produzione che dovrebbe avvenire all’interno di Cannabis Social Club non è ancora consentita dallo Stato italiano ma Let’s Weed mostra già 2 sedi attive in italia che al momento fungono da centro informativo.
Ora Antonio e Stefano si aspettano che la loro piattaforma inneschi una reazione a catena che spinga sempre più medici e farmacie a comparire sulla mappa e sempre più pazienti pronti a registrarsi.