Parte dall’Italia con la benedizione del CEO Satya Nadella la nuova scommessa di Microsoft, che punta tutto sul digitale e le startup: un campus e poi il finanziamento delle migliori grazie al fondo di Invitalia Ventures
«Non vedevo l’ora di essere oggi a Roma per capire come la nostra missione di aiutare persone e organizzazioni a ottenere di più possa tradursi in realtà. A partire dall’Italia». Sono le prime parole con le quali il CEO di Microsoft Satya Nadella ha esordito nel suo keynote dal palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, in quella che è la sua prima visita ufficiale in Italia. Nella nuova Microsoft ci sono cloud, produttività e modelli di business digital oriented. A partire dalle startup, sulle quali Microsoft ha scelto di giocare la grande partita del futuro.
Cos’è Future Decoded e com’è la nuova Microsoft
Il primo passo del piano di Microsoft sarà “Future Decoded”, un evento voluto fortemente dall’Ad di Microsoft Italia Carlo Purassanta: in 5mila, tra studenti, startup, sviluppatori di information technology e chief experience officer.
E’ la nuova era per il colosso di Redmond, che nella rivoluzione del digitale vuole giocare un ruolo da protagonista. E testimonial di questa nuova era è lil programmatore entrato in Microsoft nel 1992, Satya Nadella. «In Microsoft, oggi abbiamo una missione. Quella di dare alle persone e alle organizzazioni a livello globale la possibilità di fare di più, dando loro tutti gli strumenti per poter realizzare il proprio potenziale», ha detto il CEO di Microsoft, 48 anni, arrivato due anni fa alla guida di un’azienda considerata da molti “stanca” e che con lui, invece, è cresciuta in questi 24 mesi del 40% e, da febbraio 2014, è riuscita ad ottenere la fiducia di mercati e analisti hi-tech puntando soprattutto su innovazione e creatività, due caratteristiche tipiche delle startup, su cui infatti oggi Nadella scommette.
GrowItUp, l’iper-acceleratore per startup
GrowItUp è un progetto sperimentale con il quale Microsoft prova a fare il grande salto, a partire dall’Italia. E’ la grande scommessa di Purassanta. «Un iper-acceleratore di startup nel settore digitale e software – secondo l’Ad di Microsoft Italia – non un incubatore ma un’iniziativa che lavora con incubatori e finanziatori per far crescere le nuove società». Due sono le fasi di GrowItUp: inzialmente vengono scelte un centinaio di società promettenti con sguardo internazionale che vengono ammesse nel “campus”. Fisicamente la sede sarà a Milano e potrebbe persino essere inglobata nel progetto dell’Istituto Italiano di Tecnologia del post-Expo. Nel campus ci sarà la possibilità di avere una piattaforma digitale per le sperimentazioni e agli incrontri che verranno organizzati parteciperanno esperti Microsoft e altre aziende italiane. Verranno anche coinvolte figure professionali come chief marketing officer, responsabili vendite, technology officer, direttori delle risorse umane e direttori finanziari. «Stiamo lavorando con 20 aziende. Tra queste Generali, UniCredit, Enel, Eni, Benetton, Illy, Technogym, ma il numero potenziale è di migliaia di aziende». L’obiettivo è di consentire alle start up di crescere e di impadronirsi degli strumenti che formano la cultura di una corporation», ha raccontato Purassanta
La partnership con Invitalia Ventures
La seconda fase di GrowIT Up, invece, è operativa: un consiglio di esperti selezionerà 10 società a cui, un anno dopo, verranno aggiunte altre 10 aziende ogni sei mesi. Il finanziamento di queste società avverà grazie a Invitalia, come ha spiegato lo stesso Amministratore Delegato Domenico Arcuri: «In due anni abbiamo già aiutato 620 startup digitali e da tre mesi abbiamo costituito Invitalia Ventures per acquisire quote azionarie temporanee con criteri di matching di finanziamenti privati e istituzionali. La nostra struttura sarà utilissima a player come Microsfot che puntano a seminare il territorio di startup». Invitalia ha già pronto un fondo di 50milioni di euro.
E in Francia Microsoft mette 83 milioni per le startup
Nadella non è nuovo a queste iniziative: il 9 novembre scorso, infatti, nel corso di un incontro con il presidente francese François Hollande, il capo di Microsoft aveva annunciato un investimento di 83milioni di euro proprio nelle startup francesi per supportarle nello sviluppo del cloud computing e dell’intelligenza artificiale. La cifra verrà divisa tra il sostegno alle startup e quello alle scuole francesi, in un piano triennale di “startup accelerator” che riguarderà 300 aziende emergenti. Il fondo per la Francia rientra nei 7 acceleratori avviati dalla stessa Microsoft in tutto il mondo per le “micro imprese” tecnologiche. A Hollande, Nadella ha spiegato che Microsoft «vuole aiutare il successo di questi imprenditori e sostenerli nel loro ingresso nel mercato». Degli 83 milioni previsti per le startup francesi, 70 confluiranno nel fondo “Microsoft for startup of the French Tech”, la restante parte sarà invece destinata alle scuole francesi che lo impiegheranno nell’insegnamento del coding tra gli alunni. E sempre in Europa Microsoft arriverà nel 2016 anche In Germania, con l’apertura di due Data Center: grazie al controllo e al supporto di Deutsche Telekom, Microsoft tenterà di tutelare i dati degli utenti. «Le startup oggi giocano un ruolo sempre più rilevante a livello globale. Sono le realtà che accelerano la trasformazione della società in tutti i suoi aspetti. Ogni volta che incontro startup e nuove aziende, percepisco una grande energia nell’ascoltare le loro esperienze e le loro storie, in particolare quando condividono le loro aspirazioni e la loro instancabile ricerca», ha concluso Nadella.
Chiara Baldi
@chiarabaldi86