Sono rientrati in Italia i 12 vincitori del Best Program 2015: ecco i loro profili e le idee che hanno sviluppato
Invitalia ha ospitato oggi nella propria sede di Roma l’evento “Best, ritorno in Italia”, nel corso del quale i giovani vincitori del Programma Best (Business Exchange and Student Training) hanno raccontato le loro idee di impresa e incontrato alcuni potenziali investitori.
I 12 vincitori delle borse di studio, tutti giovani laureati e ricercatori italiani, sono infatti rientrati in Italia dopo 6 mesi di studio e di stage nella Silicon Valley, dove hanno avuto la possibilità di fare un’esperienza di alta formazione per sviluppare il proprio progetto.
Tra loro c’è Antonio A. Gentile, che con il progetto Material Ricovery System, punta a recuperare materiali pregiati contenuti nei microchip inseriti dei personal computer o dei telefoni cellulari; Alessandra Pacilli che ha fondato Feelstep, azienda produttrice di sensori per registrare i movimenti delle persone malate di Parkinson e inviare dati al medico curante; Lucia Rampanti, che con Spoon.city ha realizzato una piattaforma per mettere in contatto gli studi di architettura all’estero con i professionisti italiani ai fini di una collaborazione mirata su servizi specifici di architettura. E ancora Riccardo Petelin e la sua Terapia Sicura che aiuta nella scelta di un medicinale, informando su eventuali incompatibilità ed effetti collaterali e infine Giuseppe Tedeschi di Buzz My Brand, una piattaforma di social marketing utile alle aziende per lanciare contest sui social network.
Domenico Arcuri, Amministratore delegato di Invitalia, ha dichiarato: “Invitalia sostiene con soddisfazione e impegno crescente il Programma Best, che è una delle tre componenti che costituiscono il nostro portafoglio di offerta per il mondo delle startup. Le altre due sono le agevolazioni Smart&Start Italia e da qualche giorno Invitalia Ventures, un fondo che abbiamo costituito per acquistare equity di startup, permettendone la nascita e il consolidamento”.
Invitalia è implementing partner del Programma Best, che ha il patrocinio della Commissione Fulbright e dell’Ambasciata Usa.
Breve profilo 12 borsisti BEST – EDIZIONE 2014-2015
Alberto Arrigoni
Età: 28 anni Città: Milano. L’idea: Il valore dei dati – Un software dal costo accessibile da applicare all’analisi del comportamento delle singole cellule che compongono una massa tumorale. Per i ricercatori, una prospettiva dettagliata di che cosa succede nel sistema immunitario durante la genesi di queste patologie. I progressi in medicina hanno portato a un’enorme crescita dei dati prodotti dalle tecnologie di ultima generazione: saper interpretare correttamente tali informazioni è fondamentale tanto quanto averle finalmente a disposizione.
Teresa Carusone
Età: 24 anni Città: Capua (Caserta). L’idea: Enzimi puliti – Il nome «Detoxizymes», frutto della fusione tra due parole inglesi, spiega già molto: l’obiettivo è produrre enzimi che abbiano capacità disintossicanti. Che siano in grado di minimizzare i rischi per la salute umana eliminando i residui di pesticidi da frutta e verdura. Basta aggiungere una sostanza alla normale acqua usata per lavare gli alimenti e il gioco è fatto. Questi enzimi risultano anche utilissimi per disinfettare ambienti sanitari, macchinari usati per produrre cibo, ospedali, piscine.
Vincenzo De Laurentiis
Età: 30 anni Città: Terlizzi (Bari). L’idea: Buzz my brand è una piattaforma che consente di creare foto e video in modo semplice prima di condividerli su Facebook e Twitter. Il punto di forza è un algoritmo integrato che permette di sapere quanto ogni contenuto è diventato virale, quanti «mi piace» o commenti ha generato: uno strumento che le aziende possono usare per lanciare concorsi a tema dalle loro pagine e trasformare gli utenti in ambasciatori del marchio. Premiando chi riesce a dare maggiore visibilità all’iniziativa.
Maria Grazia Esposito
Età: 29 anni Città: Cardito (Napoli). L’idea: Il glutine nel piatto – C’è un dubbio che assilla i celiaci: quanto glutine è presente nei piatti che stanno per mangiare. E, di riflesso, quanto possono essere nocivi per la loro salute. «CeliSens», una start-up che esce dal Cnr, mira a sviluppare un dispositivo di piccole dimensioni, con cartucce usa e getta, che lo svela analizzando in tempo reale alimenti solidi e liquidi. Sul mercato non esistono al momento soluzioni portatili analoghe, rivolte a chiunque voglia tenere sotto controllo il dosaggio di questo elemento proteico.
Antonio Andrea Gentile
Età: 27 anni Città: Magliano (Lecce). L’idea: Material Recovery System – I processi di rivestimento o coating di film sottili sono ampiamente utilizzati in ambito industriale per la produzione di microchip e celle solari. La tecnologia, conosciuta con il nome di PVD (Physical Vapour Deposition) ha un’efficienza pari al 20% e un’elevata quantità di materiali utilizzati sono sprecati perché il loro recupero è difficile e costoso. MRS ha elaborato una soluzione in grado di selezionare i materiali e abilitare il recupero, incrementando la produttività degli impianti e semplificando il processo di manutenzione.
Franz Tschimben
Età: 25 anni Città: Bolzano. L’idea: Energia sotto controllo – Tra le sfide principali della transizione dall’energia derivata da combustibili fossili a quella pulita, c’è la necessità di coordinare tanti piccoli impianti dalla produzione irregolare, in particolare quelli che dipendono dalla forza incostante del sole o del vento. «On/Off» è un software pensato per mettere ordine: attingendo a varie fonti crea una sorta di centrale elettrica virtuale da cui smistare i flussi e soddisfare le richieste di elettricità. Sganciandosi, all’occorrenza, dagli impianti che non servono.
Claudio Laddaga
Età: 31 anni Città: Bari. L’idea: Trova il parcheggio – Trovare un parcheggio libero, a volte, è come vincere la lotteria. Con «IsiMobi» basta un telefonino: grazie a una app è possibile sapere quanti posti auto disponibili ci sono in un’area, per esempio intorno al proprio ristorante o cinema preferito, farsi guidare fino a quello più vicino e pagare la sosta (o prolungarla) direttamente dallo smartphone. Il sistema è facile da installare, funziona grazie a una rete di sensori che comunicano senza fili con piccole centrali a loro volta alimentate da un pannello solare.
Alessandra Pacilli
Età: 28 anni Città: San Nicandro Garganico (Foggia). L’idea: Feelstep – Minisensori per Parkinson – L’obiettivo è aiutare i malati di Parkinson con sensori low cost da mettere su braccia e gambe. Grandi quanto la cassa di un orologio, registrano i movimenti e inviano i dati al medico, che può monitorare lo stato di salute di chi li indossa e calibrare i farmaci giorno per giorno. I sensori capiscono quando il paziente sta camminando e, tramite un auricolare, regolano il suo passo emettendo una serie di bip. Chi soffre di questa patologia tende infatti a immobilizzarsi se non trova il ritmo giusto.
Riccardo Petelin
Età: 28 anni Città: Trieste. L’idea: Terapia Sicura – Prendere una medicina sbagliata può essere pericoloso. Da qui l’idea di «TerapiaSicura», un servizio che, dopo aver memorizzato le cure a cui un iscritto si sta sottoponendo, lo informa di eventuali incompatibilità ed effetti collaterali dei prodotti che vuole acquistare. È sufficiente esibire la carta di credito o il codice fiscale e, se il sistema rileva un rischio, avvisa subito il farmacista che può proporre un’alternativa. Il servizio viene già utilizzato da 2.400 pazienti.
Lucia Rampanti
Età: 25 anni Città: Verona. L’idea: Spoon.city – Gli studi di architettura inviano una richiesta su spoon.city per un servizio specifico -(CAD , rendering, … ). La nostra piattaforma risponde alle imprese con la nostra rete di professionisti, facendoli incontrare in base alle informazioni fornite da entrambi. Il lavoro svolto sarà di alta qualità eseguito e consegnato in tempo, con garanzie di rimborso.
Pierluigi Santoro
Età: 29 anni Città: Grottaglie (Taranto) L’idea: Plastica biodegradabile Lo scopo di Lignishape è creare una bioplastica biodegradabile che sia omogenea, resistente e versatile e possa essere adoperata come isolante per le abitazioni, per confezionare prodotti o per oggetti di design, piccoli e grandi. un materiale con una peculiarità molto interessante: non deriva dal petrolio ma da biomasse di vario genere, in particolare scarti agricoli. dunque è del tutto naturale e, una volta utilizzato, può essere smaltito con i rifiuti organici, azzerando l’impatto ambientale.
Alessandro Zambon
Età: 30 anni Città: Costabissara (Vicenza). L’idea: Sperimentazione in vitro – Al di là delle considerazioni di carattere etico, non sono molti i casi in cui testare un farmaco sugli animali dà indicazioni univoche su quale sarà la reazione del corpo umano a una nuova molecola. Un’alternativa può essere sviluppare un dispositivo per svolgere i test su modelli in vitro, utilizzando come campione le cellule dei pazienti. Sono numerosi i laboratori in giro per il mondo che mirano a questo approccio. L’idea è cercare di arrivare al traguardo assieme agli altri, se non prima.