Human Milk Link partirà a Milano il prossimo primo ottobre e vuole arrivare anche a Torino, Firenze, Roma, Bari e Palermo
Un’apecar che raccolga il latte materno e lo porti a tutti i bambini che ne hanno bisogno. È l’idea che ha avuto l’Associazione italiana banche del latte umano donato (Aiblud) e che partirà da Milano il primo ottobre prossimo per approdare, se avrà successo, nei primi sei mesi del 2016 a Torino, Firenze, Roma, Bari e Palermo. L’iniziativa si chiama Human Milk Link ed è patrocinata dal Comune di Milano con il supporto economico e finanziario di Sitar, un’azienda padovana che opera nel settore prima infanzia e dei prodotti per la cura alimentare dell’imprenditore David Giarrizzo. Oltre a questo, però, l’Aiblud avvierà anche collette online, donazioni private e metterà all’asta una maxi coperta in lana e fibra di latte confezionata da mamme di tutta Italia.Quanti bimbi hanno bisogno di latte umano donato in Italia?
L’ultimo studio pubblicato da Aiblud nel 2013, e che utilizza dati dell’anno precedente su un campione di 25 banche del latte donato su un totale di 28 esistenti, rivela che in Italia vengono raccolti ogni anno 10 mila litri di latte. Che vanno a soddisfare il bisogno di un terzo dei neonati sotto il chilo e mezzo di peso. «Oggi – spiega Guido Moro, presidente di Aiblud – le banche che raccolgono il latte donato in Italia sono 32 (qui tutta la lista), quindi il latte raccolto è sicuramente di più: ricordiamo però che nel nostro paese nascono in un anno in media 7500-8000 neonati che hanno un peso inferiore al chilo e mezzo». Ed è proprio loro che Human Milk Link vuole aiutare.
Le banche del latte umano donato a Milano
Moro a Milano ha aperto due banche del latte: quella del Macedonio Melloni, aperta nel 1985, e quella dell’Ospedale San Giuseppe, nata alla fine dell’anno scorso e che sta cominciando ad essere operativa adesso. Entro la fine dell’anno, poi, ce ne sarà una terza, quella della Clinica Mangiagalli, che prenderà parte al progetto di Human Milk Link.
Come funziona Human Milk Link?
Le mamme che vorranno donare il latte dovranno prima compilare un questionario con domande sul loro stile di vita, sulle abitudini alimentari e quelle sessuali. Poi si dovrà sottoporre ad analisi mediche per verificare se è affetta da malattie come Hiv, epatite B o C. Ma la cosa veramente innovativa, spiega Moro, «è che per la prima volta nell’Ape Milk non saranno presenti autista o fattorino, ma personale specializzato: si tratterà di un’ostetrica e di un’infermiera pediatrica che andranno direttamente a casa della mamma, la consiglieranno e le faranno un consulto totalmente gratuito». Sì perché il servizio di Ape Milk è gratis sia per le mamme che per gli ospedali e sarà attivo sette giorni su sette e 24 ore su 24.
Le qualità del latte materno donato
Il latte materno donato sostituisce solitamente il latte della propria madre nel caso in cui il neonato sia prematuro o presenti alcune patologie: per esempio, nei casi di bambini nati prima del termine, le mamme subiscono un forte stress tanto da impedir loro l’allattamento naturale. Per questo si ricorre alle banche del latte donato. Oppure nei casi di allergie del neonato – spesso anche al latte vaccino – o se sono presenti malattie metaboliche o di insufficienza renale. O anche nei casi di bebé che hanno subito interventi chirurgici all’apparato gastrointestinale e hanno quindi bisogno di essere alimentati dopo l’operazione.