La startup senese che migliora la vita ai malati di Sla, ha ricevuto il premio “IoT Best in Breed”, assegnato dall’incubatore britannico Breed to Reply. È stata scelta tra 130 candidature arrivate da tutto il mondo
C’è una startup, vicino a Siena, che ha conquistato la Gran Bretagna. È una realtà di grande impatto sociale, nata con un obiettivo ambizioso e una sfida da vincere: permettere a chi soffre di patologie come Sla, Sclerosi Multipla, lesioni traumatiche o ischemiche, di comunicare con l’universo circostante. Si chiama BrainControl e per l’incubatore inglese Breed to Reply, che opera nel campo dell’Internet of things, è la più importante startup del settore. Quella che, a livello mondiale, sta operando con i risultati più significativi. Ed è per questo che ha ricevuto il riconoscimento più prestigioso: “IoT Best in Breed”. Un risultato di grande rilevanza se si tiene conto che la startup toscana ha prevalso su oltre 130 candidature provenienti da tutto il globo.
Non è il primo riconoscimento che BrainControl riceve nella sua storia. Il Premio Marzotto, nel 2012, aveva già intuito le potenzialità del progetto e le possibili conseguenze positive per i pazienti afflitti da quelle terribili malattie, premiandone idea e futuribilità. Del resto Brain Control ha il merito di migliorare realmente la vita di chi soffre di malattie neuro-muscolari di tipo degenerativo: consente di comunicare sentimenti e bisogni; comandare la propria sedia a rotelle e muoversi con più autonomia; interagire con amici e parenti mediante social network, email, sms; accendere o spegnere le luci di una stanza; perfino aprire o chiudere porte e finestre. Insomma, tutti quei piccoli gesti che possono cambiare, anche in piccolo, un’esistenza.
Come funziona BrainControl
«ll cervello umano è composto da miliardi di neuroni. Le loro interazioni chimiche, in ogni istante della nostra vita, generano impulsi elettrici. Queste scariche elettriche, benché infinitesimali, possono essere misurate». Questa è la premessa da ui sono partiti i tecnici di BrainControl per sviluppare la loro soluzione: «La tecnologia “Brain-Computer Interface” (BCI) interpreta la mappa elettrica corrispondente a determinate attività cerebrali consentendone l’impiego per controllare dispositivi esterni». Si tratta dunque di una piattaforma che utilizza pensieri legati al movimento. Ed è una tecnologia che può essere applicata ad un numero consistente di pazienti: «Lo schema generale di attività elettrica è lo stesso per ogni persona, con piccole differenze che possono essere allineate con una sola calibrazione del dispositivo. BrainControl necessita un’unica iniziale calibrazione solo per nuovi utenti o nuovi pensieri».
Un altro merito del progetto è la sua facile portabilità. BrainControl è costituito solo da un tablet e da un leggero caschetto, due elementi che sono collegati tra loro senza fili ingombranti e fastidiosi. La prima versione di BrainControl, Basic Communicator, include un frasario ed un selettore sì/no/non so. L’interfaccia usa la scansione per spostarsi tra le opzioni disponibili ed utilizza un solo pensiero, correlato ad un movimento, per selezionare la scelta desiderata che include anche feedback audio-visivi. I comandi inseriti nella modalità frasario sono completamente personalizzabili e permettono di essere integrate con simboli, feedback audio oltre che con la creazione di vari menù: «Le versioni future di BrainControl, che sono attualmente in fase di sviluppo, implementeranno funzionalità avanzate di comunicazione (tastiera virtuale, email, social networks, ecc.), interfaccia e controllo con dispositivi domotici e robotici».
Basic Communicator
La prima versione di BrainControl, Basic Communicator, include un frasario ed un selettore sì/no/non so. L’interfaccia usa la scansione per spostarsi tra le opzioni disponibili ed utilizza un solo pensiero, correlato ad un movimento, per selezionare la scelta desiderata che include anche feedback audio-visivi. Le frasi nella modalità frasario sono completamente personalizzabili e permettono di essere integrate con simboli, feedback audio oltre che con la creazione di sotto-menu. Una vera possibile rivoluzione, nata in Italia, di cui essere davvero fieri.