Una corsa, un round di investimento da record in Italia, e una terapia che ha del fantascientifico per la nuova stella del biotech
A gennaio è un po’ difficile poter dare già l’etichetta “dell’anno” a qualcosa che riguarda il mondo delle startup. Ma quello che ha portato a termine in questi giorni Genenta Science, se proprio non lo vogliamo chiamare così, gli si avvicina molto. Per quantità e per modalità. 6,2 milioni raccolti in poche settimane. Un primo round da record per la startup nata solo 5 mesi fa da uno spinoff del San Raffaele. A guidarlo il genetista Luigi Naldini e Pierluigi Paracchi, venture capitalist dal 2002, co fondatore del fondo Quantica Sgr (e investitore di Eos di Silvano Spinelli). E non è finita. «L’interesse manifestato dagli investitori lascia prevedere la chiusura in pochi giorni di un secondo round da 10 milioni» fa sapere Paracchi. Tutti investitori privati. Nessun fondo o venture capital. «E’ stata una corsa, ma nei fatti in un road show di poco più di un mese abbiamo raccolto più di quanto tutte le startup italiane in un trimestre».