Una classifica per certi aspetti rivoluzionaria: l’ha creata Travel Appeal che per 18 mesi ha mappato la reputazione delle città italiane in rete. Ecco i risultati
Travel Appeal, startup del turismo fondata da Mirko Lalli, ha mappato l’appeal delle città italiane sui social. I risultati hanno raccontato un’Italia molto diversa da come ce la immaginiamo. Sotto la lente della startup sono finite 82mila strutture, 3 milioni di recensioni, 8 milioni di giudizi e quasi 90mila conversazioni sui social. E’ ad oggi la più ampia mappatura delle città d’arte sui social realizzata. Travel Appeal ha da poco concluso un round di finanziamento da parte di Unicredit e H-Farm per 100 mila euro.
18 mesi a spiare i commenti sui social per capire chi funziona e chi no, dove gli utenti andrebbero più volentieri e perché. Risultato: Catania e Napoli vincono su tutte. Una sorpresa? Milano è in fondo alla classifica. Peché? Mirko Lalli commenta che “Milano è in fondo alla classifica non per caso. Ci si aspetta molto da una città così votata al business e agli affari. Ad esempio pare assurdo ai viaggiatori che negli hotel venga fatto ancora pagare a parte il wi-fii. È come se si facesse pagare l’acqua calda a parte. Catania e Napoli stravincono per il calore umano. Il rapporto umano fa superare criticità delle strutture che ancora esistono. Ma si è più disposti a chiudere un occhio”. Nella classifica, le città sono mappate con un ranking da 0 a 100 punti di appeal. Qui i risultati città per città.
1. Catania
Indice di appeal: 81,28 per cento
2. Napoli
Indice di appeal: 80, 86 per cento. La capitale partenopea vince per i commenti sul personale di hotel e ristoranti (91,09 per cento) e per la qualità della ristorazione (84,77 per cento)