Come parlano gli startupper è un elenco semiserio di slang, modi di dire, frasi fatte e paradossi del linguaggio di chi fa startup nel mondo raccontati da TechCrunch che qui riproponiamo con qualche variazione “italiana”.
Gergo da startupper, capitolo secondo. Dopo il primo How To Speak Startup che abbiamo riportato qui, un dizionario che raccoglie e spiega le espressioni più incomprensibili usate dagli startupper americani (e non solo), Tech Crunch ha pubblicato altre 26 voci di sigle e frasi comuni nella lingua degli startupper tradotte nella lingua comune. Alcune sono in slang o cose tipiche di chi vive a San Francisco. Ad ogni modo le abbiamo tradotte (e declinate in alcuni caso) in italiano.
Qui la prima parte dell’elenco con i primi 27 modi di dire
1. «Facciamo anche cose che non scalano» – «Diamo un sacco di feste di lancio in diverse città. Soprattutto perché così beccare quegli amici che non sono bravi abbastanza per poter lavorare in Silicon Valley e addebitiamo tutto sulle spese dei nostri business angel. Abbiamo anche letto i saggi più famosi di Paul Graham».
2. Cloud — Al posto di Internet.
3. Un Brunch – Un insieme di startupper post round series A.
4. $4 Toast – Tipico a San Francisco, solo che ora costa $5.
6. Hacker House – Un rifugio da senzatetto per nerd.
7. Series B— L’investimento che non vedrai mai.
8. “We are rapidly iterating” – ”Stiamo decidendo di volta in volta ripensando il nostro modello e il nostro prodotto, diventa sempre più snello e easy fino a che…”
9. “We are pivoting” – “Sì, allora, fino a questo momento non abbiamo assolutamente idea di quello che stiamo facendo, ma non c’è pericolo che spenderemo tutti i soldi dei nostri investitori. Bisogna fallire e spesso, no?.”
10. Twitter’s user growth.
11. “Avremmo un sito beta pronto per ottobre” – Ripassate a Capodanno.
12. Cap Table (tabella delle capitalizzazioni) — Una cosa che il tuo CEO non capisce davvero ma che, promette, è in salute.
13. Term Sheet – Documento preparatorio del contratto. Dei pezzi di carta che potrebbero legarti ad uno spacciatore di soldi. [Vedi capitolo primo: OPM, abbr. “Soldi degli altri”].
14. YC Fellows Program – La prova che il primo assaggio di OPM è gratuito.
15. Startup – Quel progetto a cui stai più o meno lavorando insieme ad alcuni amici. In pratica il modo che hai per sognare ad occhi aperti di diventare ricco come Zuckeberg. (Spoiler: queste fantasia diventano realtà solo se la tua idea di startup è fattibile).
16. Unicorno — Come se le metafore in Silicon Valley non potessero essere più infantili.
17. Uber — Quello a cui non ti stai nemmeno avvicinando.
18. “Siamo l’Uber di…” — Andiamo male nel conto economico e ne siamo fieri.
19. Lift — Quello che non ha la tua startup.
20. “Abbiamo un sacco di big data non ben definiti”— Abbiamo un sacco di roba nel cestino.
21. Sam Altman— La persona che vuoi conoscere, dici di conoscere, ma non conosci e i tuoi amici lo sanno. Sono solo educati.
22. CES — The only reason anyone ever went to a Qualcomm presser.
23. “Abbiamo un fusto di birra in ufficio”— Il nostro CEO è è un violento alcolizzato ed ha bisogno di bere perché, per qualche motivo, è disperato. Vedi anche: Morning kombucha.
24. Office dog — Il motivo per cui nessuno ha fatto niente oggi.
25. TechCrunch — Qualcosa che sopravvive ancora, nonostante tutte le stranezze.
26. Agenzia di PR — Uno schema a piramide chiamato in un altro modo.